Il presidente della Regione respinge con fermezza e ironia le voci delle opposizioni su un imminente commissariamento della Asl aquilana: “Il 1 agosto non ci sarà alcuna apocalisse, la procedura è in fase conclusiva, il facente funzioni Di Rocco resterà in carica fino alla nomina del nuovo direttore generale”
L’AQUILA – Nessun commissariamento per la Asl Avezzano–Sulmona–L’Aquila. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, interviene per smentire categoricamente le voci di un imminente intervento sostitutivo da parte del Ministero della Salute, in vista della scadenza dei 60 giorni dalla nomina del direttore generale facente funzioni, Stefano Di Rocco.
“Avendo ascoltato per l’ennesima volta – dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – notizie riportanti un imminente e incombente commissariamento della Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila, notizie ripetute fin quasi alla nausea, sento il dovere di smentire tale ‘pericolo’ e di fornire una corretta informazione ai cittadini, agli operatori e a tutti gli interessati, non ultima alla Commissione di Valutazione che sta proprio oggi svolgendo i colloqui conclusivi, e che ha tutto il diritto di lavorare serenamente e senza indebite pressioni”.
Una dichiarazione che, tra metafore apocalittiche e sarcasmo istituzionale, riporta il dibattito sul piano della concretezza amministrativa: “Dopo il 31 luglio – termine di scadenza dei 60 giorni dalla data di decadenza del Dg uscente e di inizio del mandato del facente funzioni – non arriverà nessun commissario, né regionale né governativo, a bussare alla porta della Asl. Il 1 agosto il sole continuerà a sorgere e tramontare, non cascherà dal cielo una pioggia di fuoco, non si scatenerà nessuna apocalisse”.
Secondo Marsilio, il direttore generale facente funzioni, Stefano Di Rocco, “continuerà a governare l’azienda nella pienezza dei suoi poteri, come ha fatto in questi 60 giorni. Nessuna decadenza, né menomazione dei suoi poteri e dei suoi doveri, nessun automatismo è previsto dalla legge. Tanto più in presenza di una procedura ampiamente avviata e prossima alla conclusione per restituire alla gestione ordinaria la Asl”.
“Se la Commissione concluderà i suoi lavori e li rimetterà entro il 31 luglio, bene. Altrimenti, è giusto e corretto che si prenda qualche ora per fare il suo lavoro nel migliore dei modi possibili, senza inutili (se non dannose) pressioni. Altrettanto vale per la valutazione che il sottoscritto dovrà fare per scegliere il direttore designato nella rosa dei prescelti”.
Marsilio chiarisce anche che, una volta individuato il nuovo direttore generale, “si dovrà tenere conto anche del termine di disponibilità del direttore designato a liberarsi di precedenti incarichi (a meno che non sia libero da altri impegni lavorativi) per prendere servizio. Quindi, è altamente probabile che il dott. Di Rocco sarà chiamato a prolungare di qualche giorno il proprio servizio. Senza che – ripeto – accada nulla alla Asl”.
Infine, il presidente ha ricordato che la normativa nazionale prevede una procedura articolata e tutt’altro che automatica in caso di mancata nomina entro 60 giorni: “La norma prescrive che se la Regione non ottempera a nominare il nuovo Dg entro 60 giorni, il Ministero ‘fissa un congruo termine per provvedere’, non prima di aver ‘sentito la Regione interessata e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali’. Solo dopo la inutile decorrenza di tale nuovo termine, il Ministero torna a sentire di nuovo l’Agenas e ‘previa consultazione’ con la Conferenza Stato – Regioni, ‘propone al Consiglio dei Ministri l’intervento sostitutivo, anche sotto forma di nomina di un commissario ad acta’”.
“Una procedura lunga e complessa, della quale si fa fatica a scovare precedenti nella prassi. E che, se fosse attivata, alla prima richiesta di notizie produrrebbe da parte della Regione la rassicurante e veritiera notizia che la procedura di evidenza pubblica è già praticamente terminata e il nuovo Dg probabilmente a quella data sarà già stato individuato con indicazione della decorrenza del servizio”.
“Ad ogni buon conto, e per maggior scrupolo – conclude Marsilio – il sottoscritto ha già interloquito con il Gabinetto del Ministro, per metterlo al corrente preventivamente dello stato dell’arte nello spirito consueto di leale collaborazione istituzionale”.