Marsica: 79enne maltrattato e taglieggiato da badante straniera, un incubo durato un anno

28 Luglio 2025
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Aveva ceduto la nuda proprietà della casa a una 51enne in cambio di assistenza, ma dopo il rogito la donna ha preteso la restituzione del denaro versato, con minacce e vessazioni. Per l’anziano 79enne un incubo durato un anno, finito grazie all’intervento dei Carabinieri e all’allontanamento della donna

AVEZZANO – Dopo mesi di soprusi, insulti e violenze psicologiche, un uomo di 79 anni ha trovato il coraggio di denunciare la donna che avrebbe dovuto prendersi cura di lui. La vittima, un vedovo senza figli residente in un comune della Marsica, ha raccontato ai Carabinieri una lunga serie di vessazioni subite dalla badante 51enne di origine straniera, alla quale aveva ceduto la nuda proprietà della sua abitazione in cambio di assistenza e compagnia. Un accordo che, invece di garantirgli serenità, si è trasformato in un incubo quotidiano.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma e dalla Procura della Repubblica di Avezzano, pochi giorni dopo la firma del rogito la donna avrebbe cominciato a chiedere indietro, con insistenza e minacce, la somma versata per l’acquisto dell’immobile. Per evitare sospetti, le somme sarebbero state frazionate in più operazioni bancarie.

Col tempo, la donna ha smesso del tutto di prestare le cure promesse. Ma non si è fermata lì. Avrebbe progressivamente isolato l’anziano, impedendogli ogni contatto con l’esterno, oltraggiato la memoria della moglie defunta e, in almeno due occasioni, lo avrebbe minacciato con un coltello e un forchettone da cucina, arrivando perfino a sottrargli il telefono per evitare che chiedesse aiuto. Tra le prevaricazioni, anche l’imposizione della presenza della propria figlia all’interno dell’abitazione, senza alcun consenso da parte dell’uomo.

L’inchiesta ha portato il gip del Tribunale di Avezzano a emettere un’ordinanza cautelare con due misure restrittive: l’allontanamento dalla casa e il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla presunta vittima o dai luoghi da lui frequentati. Alla 51enne sarà, inoltre, applicato il braccialetto elettronico.

Gli inquirenti precisano che la misura cautelare è stata emessa in fase di indagini preliminari e che la donna è da considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.

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