Il Consiglio di Stato si è espresso questa mattina sulla richiesta di sospensiva alla sentenza del TAR per la ripetizione del voto in 27 sezioni a Pescara, accogliendola. Il centrosinistra: “Bene così, siam stati i primi a chiederla”. Masci: “Torniamo a lavorare per Pescara”
PESCARA – Il sindaco di Pescara Carlo Masci, insieme a giunta e consiglio comunale, torna a governare con pieni poteri. Il Consiglio di Stato ha accolto questa mattina la richiesta di sospensiva allontanando quindi ulteriormente la data della ripetizione della consultazione elettorale, precedentemente fissata dal prefetto ad agosto.
In seguito alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale, il prefetto di Pescara aveva fissato al 24 e 25 agosto la ripetizione del voto in 27 sezioni cittadine, quelle in cui il Tar aveva appunto riscontrato “gravi irregolarità”.
Ancora non è chiaro se il Consiglio di Stato abbia accolto la sospensiva presentata dal centrosinistra, basata sulla richiesta di riportare al voto l’intera città con tutte le sue 170 sezioni, oppure quella avanzata dal centrodestra, che mirava a sbloccare l’attività amministrativa fino all’udienza di merito, fissata sempre dal Consiglio di Stato per il 28 dicembre.
Il centrosinistra – formato da PD, AVS, M5S, liste civiche e il candidato sindaco Carlo Costantini – rivendica con forza la decisione: «Siamo stati i primi a chiederla, convinti che a tornare al voto debba essere tutta la città. Il centrodestra, per evitare una seconda batosta, si è accodato all’ultimo minuto. Il voto di Ferragosto sarebbe stato una seconda presa in giro per i pescaresi, con gravi irregolarità già riconosciute dal TAR. Ora si va verso una sospensiva integrale, come da noi sempre auspicato, per permettere un voto limpido e rispettoso della democrazia».
Sul fronte opposto, il sindaco Carlo Masci accoglie positivamente la sospensiva: «Possiamo riprendere a pieno la nostra attività, anche se non ci siamo mai fermati. Pescara non può permettersi rallentamenti. Attendiamo fiduciosi la decisione di dicembre». Masci ha anche ribadito la sua disponibilità a tornare al voto: «Ero pronto a ricandidarmi e avevo invitato la sinistra a rinunciare alla sospensiva, ma il mio appello è rimasto inascoltato. L’esito del voto 2024 è stato chiaro e confermato dal riconteggio. Anche ad agosto i cittadini avrebbero ribadito il loro sostegno al centrodestra». Ora la parola finale spetta di nuovo al Consiglio di Stato, che a dicembre si esprimerà nel merito della vicenda.