È tutto pronto per la terza edizione della Notte dei Serpenti: il concerto che esalta la tradizione abruzzese andrà in scena domani sera e l’evento sarà trasmessa in onda sulla Rai a settembre per l’apertura del palinsesto autunnale
PESCARA – L’Abruzzo torna protagonista della terza edizione della “Notte dei Serpenti”, l’evento che unisce cultura, musica e tradizione popolare in una celebrazione dell’identità del territorio, che domani sera, domenica 20 luglio si svolgerà allo Stadio del Mare di Pescara. A guidare il progetto ancora una volta è il Maestro Enrico Melozzi, mente creativa e direttore artistico del format che ha già conquistato l’interesse nazionale.
Soddisfatta la richiesta di montare il palco fronte strada, per permettere a un maggior numero di persone di seguire l’evento anche da grandi distanze e mantenuta la promessa di un coro di cento donne, giovani e talentuose, rigorosamente made in Abruzzo. «L’anno scorso l’idea mi venne alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di fronte a voi e quest’anno l’ho fatto – ha dichiarato il Maestro Melozzi –. Bisogna dare ai giovani la possibilità di farli uscire dalla simulazione scolastica e metterli in contesti dove possano comportarsi da professionisti».
La Notte dei Serpenti è segno di una «rivoluzione culturale», che sta accadendo in Abruzzo, mentre in Italia «non accade più nulla musicalmente da 30 anni», dice ancora Melozzi, sottolineando come questo evento spezzi i luogo comune che in televisione non c’è più niente di bello. «Adesso c’è – rimarca il Maestro –, c’è qualcosa di veramente bello, profondo, legato molto a quel modo di fare televisione degli anni 50, 60, quando la televisione si faceva con artigianalità e con intellettualismo».
«Pescara è la vetrina dell’Abruzzo e si conferma tale con questa manifestazione iconica» ha dichiarato il sindaco, sottolineando come la città, con la sua posizione strategica e il suo patrimonio naturale, rappresenti lo scenario ideale per un evento che è “ponte tra passato e futuro” e che promuove l’immagine dell’Abruzzo come Regione turistica.
Il programma, come già annunciato nei giorni scorsi, è ricco: oltre 500 cantori provenienti da associazioni musicali di tutta la Regione, la partecipazione dei conservatori abruzzesi e artisti di fama internazionale, tra cui Riccardo Cocciante, Elettra Lamborghini, Paola Turci, Filippo Graziani, Piero Mazzocchetti e l’iconico Topo Gigio.
Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha evidenziato il valore identitario della manifestazione: «Abbiamo usato la nostra musica popolare per riscoprirla, darle la dignità che merita e trasformarla in strumento di promozione del territorio». Un evento che, secondo Sospiri, rappresenta anche un omaggio agli abruzzesi emigrati, che nel tempo hanno portato le tradizioni locali nel mondo.
La serata sarà trasmessa in prima serata su RAI, portando le sonorità e la cultura dell’Abruzzo nelle case di tutta Italia. A confermarlo è Williams Di Liberatore, alla guida della Direzione dell’Intrattenimento Prime Time Rai, il quale ha anche annunciato che l’evento in riva all’Adriatico sarà la trasmissione d’apertura del palinsesto Rai autunnale. Un grande ritorno d’immagine per la Regione, come sottolineato anche dalle istituzioni locali, che ribadiscono il valore promozionale dell’evento.
A rendere ancora più significativa questa edizione, la scelta della Regione di mantenere gratuito l’accesso per il pubblico. «Tendiamo alla gratuità perché crediamo nell’inclusione e nella condivisione – ha affermato Sospiri –. Grazie al contributo crescente degli sponsor, l’investimento pubblico si riduce, ma il ritorno in termini di immagine è incalcolabile».
La Notte dei Serpenti si conferma così non solo una festa popolare ma un vero e proprio progetto culturale e strategico, che unisce comunità, musica e territorio in un abbraccio che parla abruzzese, ma guarda lontano. Una manifestazione dedicata agli anziani, come più volte ha ricordato Melozzi stesso, che ha nuovamente invitato a partecipare portando una sedia da casa: «Portatevi le sedioline da casa e se ve le sequestrano ribellatevi perché questo è un evento pacifico, sereno, dove un anziano che vuole seguire un evento della sua tradizione e non può stare in piedi tutto il tempo deve avere il diritto di potersi sedere. Noi li dobbiamo accogliere perché le donne e gli uomini più anziani sono quelli che hanno formato questa terra, li dobbiamo rispettare».