Convegno in pausa per ora per il circolo del PD di Atessa, dopo le polemiche sulla mancanza di relatrici femminili. Marinelli: “Parità di genere questione sostanziale per il nostro partito”
ATESSA – Sono stati scelti solo relatori uomini, questa è la causa del rinvio dell’evento organizzato per lunedì 28 luglio dal circolo del Partito Democratico di Atessa sul futuro del settore automotive in Val di Sangro. Il caso è scoppiato dopo un post pubblicato sui social dall’assessora del Comune di Chieti, Chiara Zappalorto, esponente del PD, che ha espresso il proprio sconcerto – definendosi “senza parole” – di fronte al fatto che nel 2025 un convegno organizzato dal Partito Democratico non prevedesse nemmeno una donna relatrice.
Sulla questione è subito intervenuta la segreteria regionale del PD per chiedere al circolo di Atessa di cancellare l’evento, sostenendo che la parità di genere non possa essere considerata secondaria rispetto ad altri temi. «Accogliamo con soddisfazione la decisione da parte del circolo di Atessa di rinviare l’iniziativa che era stata organizzata da alcuni esponenti dello stesso circolo con un parterre corposo e qualificato, ma tutto maschile, come abbiamo chiesto una volta venuti a conoscenza dell’assenza di relatrici», ha dichiarato il segretario regionale del PD Daniele Marinelli. «Non poteva essere altrimenti, perché la regola della parità di genere e della democrazia paritaria, oltre ad essere formalizzata nei nostri statuti, per il Partito Democratico è una questione sostanziale».
La richiesta di rivedere l’iniziativa è stata avanzata non appena la segreteria regionale ha preso visione del programma. «Questa esigenza è stata rappresentata agli organizzatori non appena abbiamo avuto contezza dei nomi messi insieme nel panel dell’iniziativa – ha proseguito Marinelli – e d’intesa con la coordinatrice regionale delle Donne Democratiche, Roberta Tomasi, abbiamo espresso forte malessere e sconcerto agli organizzatori per la scelta di destinare a soli uomini il dibattito sulle priorità e sulla situazione dell’automotive in Val di Sangro, che peraltro rappresenta una crisi industriale e occupazionale che colpisce maggiormente e in numero significativo proprio le donne lavoratrici».
Il PD regionale ha quindi chiesto una riformulazione radicale del convegno, riaffermando il principio della democrazia paritaria come elemento irrinunciabile. «Abbiamo senza dubbio tanto lavoro da fare per concretizzare ulteriormente questo approccio, ma il PD, a differenza di altri, possiede nella sua comunità gli anticorpi per riconoscere gli errori, anche quando sono da riferire a scelte di un gruppo di iscritti e la strada da fare per uscirne», ha concluso Marinelli.