Carlo Costantini, insieme ai rappresentanti di PD, M5S, AVS e liste civiche, chiede che l’intera città torni alle urne per garantire pieno rispetto del diritto di voto: “Fermiamo il voto a Ferragosto. È una questione di dignità democratica”
PESCARA – Una conferenza stampa carica di tensione e determinazione quella di stamattina nella Sala consiliare del Comune di Pescara. La coalizione di centrosinistra, guidata da Carlo Costantini, ha confermato di voler presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione di limitare le elezioni parziali, previste per il 24 e 25 agosto, alle sole 27 sezioni annullate dal Tar. Sui contenuti del ricorso, sui tempi di presentazione e sui modi in cui verrà chiesta la sospensiva, Costantini mantiene il riserbo affermando che si tratta di un lavoro tecnico e che spetta agli avvocati, i quali si prenderanno ancora qualche giorno prima della scadenza (il 14 luglio) per presentare il documento ufficiale.
«Andremo al Consiglio di Stato con obiettivi molto precisi: Il primo: restituire il diritto di votare a tutti i pescaresi, perché è troppo grave quanto accaduto. Il secondo: partire dalla considerazione che nelle 27 sezioni annullate dal Tar, trascorso ormai oltre un anno, il corpo elettorale è profondamente cambiato. Il terzo: per la nostra Costituzione il voto è un diritto, ma anche un dovere civico. Ma il dovere di votare non deve essere ostacolato: obbligare a votare a Ferragosto vorrebbe dire porli in condizione di non poter adempiere a questo dovere», ha dichiarato Costantini.
Accanto a lui, i rappresentanti delle forze che lo hanno sostenuto alle elezioni del 2024: il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli, Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle, Daniele Licheri di Alleanza Verdi e Sinistra, e Donato Di Matteo per le liste civiche.
Non sono mancati gli attacchi all’attuale sindaco di centrodestra, Carlo Masci, accusato di trincerarsi dietro interessi di parte. «Masci non deve avere paura di votare a settembre o a ottobre; dovrebbe spogliarsi, almeno in questa occasione, dei vestiti di uomo di parte e condividere il fatto che, portandoli al voto a Ferragosto, i pescaresi si sentirebbero raggirati una seconda volta», ha aggiunto Costantini.
Durante la conferenza è stata anche lanciata una proposta concreta per migliorare la gestione dei seggi, cioè istituire un centro di formazione permanente per presidenti di sezione e scrutatori. «Vorrei che quanto accaduto fosse l’occasione per recuperare nella nostra città il valore della legge, oltre alla capacità di indignarci», ha detto, lanciando un duro monito contro il degrado civico. «Ci siamo quasi assuefatti alla vicenda della circolazione di cocaina negli uffici comunali di Pescara che gestivano gli appalti del PNRR. Questa volta non possiamo farci scivolare tutto addosso. Dobbiamo trasformare quanto successo in occasione per recuperare il senso di appartenenza alla nostra comunità», ha concluso il candidato sindaco.
Sulla stessa linea il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, che ha parlato di irregolarità gravissime e ha definito «unica strada possibile per sanare il vulnus democratico quella di consentire a tutta la città di tornare al voto». Ancora più esplicita Erika Alessandrini (M5s): «Masci dovrebbe mettersi a disposizione affinché la giustizia venga garantita ad ogni livello. Il suo grande fantasma è il ballottaggio: non si tratta di diecimila voti di differenza, ma di poco più di 400». Chiude l’intervento Daniele Licheri (Avs) il quale ha sottolineato l’importante «percorso di legalità che stiamo costruendo insieme».