La Regione Abruzzo capofila del progetto internazionale nella regione del Tigray: oltre 2 milioni di euro per formazione in agricoltura e realizzazione di sistemi irrigui
L’AQUILA – Il modello agricolo della Regione Abruzzo si afferma in ambito internazionale, classificandosi al quarto posto nel bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con il progetto RESeed – Rural Economic Stimulus and Education for Ethiopian Development. L’iniziativa, che sarà attuata nella regione etiope del Tigray, punta alla riconversione professionale di ex combattenti attraverso formazione agricola, infrastrutture irrigue e sostegno all’impresa rurale. Il progetto dispone di una dotazione finanziaria pari a 2.091.386 euro e avrà una durata di 36 mesi.
«Con il progetto RESeed – dichiara il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – l’Abruzzo mette a disposizione del contesto internazionale il proprio modello di sviluppo agricolo, offrendo competenze maturate sul territorio per sostenere la ripresa post-bellica e rilanciare le aree colpite dal conflitto. Il coinvolgimento del Dipartimento Agricoltura – continua il vicepresidente – dimostra come la cooperazione tecnico-istituzionale possa tradursi in sviluppo, inclusione e stabilità. Siamo orgogliosi – conclude – di contribuire a un’iniziativa che mette al centro il lavoro, la formazione e la dignità delle persone».
Il progetto, promosso dalla Direzione generale della Regione Abruzzo – Servizio Pianificazione Strategica e Cooperazione Territoriale ed Internazionale, sarà realizzato con un budget complessivo di oltre 2 milioni di euro e una durata di 36 mesi, nell’ambito degli obiettivi strategici del Piano Mattei per l’Africa. Nasce da una richiesta diretta dell’Interim Regional Administration of Tigray (IRAT) per sostenere la smobilitazione e la riconversione civile di circa 52.000 ex militari, a seguito del conflitto che ha colpito il territorio tra il 2020 e il 2022.
Il piano si basa sul modello abruzzese di programmazione agricola, ispirato all’esperienza del Programma di Sviluppo Rurale (PSR), e prevede la distribuzione di input agricoli italiani e la promozione di pratiche agronomiche sostenibili. All’interno di questo impianto strategico si inseriscono gli interventi concreti: un ampio programma di formazione professionale per oltre 12.000 beneficiari, la realizzazione di sistemi irrigui su 50 ettari e il sostegno all’imprenditoria giovanile attraverso la nascita di microimprese agricole.
Con la delibera n. 320 del 29 maggio 2025, la Giunta regionale ha affidato al Dipartimento Agricoltura il coordinamento tecnico del progetto, valorizzando il patrimonio di competenze maturato nell’ambito dello sviluppo rurale e della cooperazione internazionale. Il progetto sarà realizzato da un partenariato internazionale che vede la Regione Abruzzo capofila, insieme alla Fondazione Med-Or, al CIHEAM Bari – Istituto Agronomico Mediterraneo, all’IRAT e al Tigray Agricultural Research Institute (TARI).