Durante il suo intervento in occasione del 70° anniversario dei Trattati di Roma, il presidente della Regione ha ribadito la necessità di “coniugare la sfida green con il buon senso, prevedendo un cronoprogramma di obiettivi raggiungibili e sostenibili economicamente”
ROMA – In occasione del convegno in Campidoglio per i 70 anni dalla firma dei Trattati di Roma, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha rilanciato con forza il tema del futuro dell’automotive, richiamando l’attenzione delle istituzioni italiane ed europee sullo stabilimento Stellantis di Atessa, il più grande polo produttivo di veicoli commerciali leggeri in Europa.
“Non possiamo permettere – ha dichiarato Marsilio – che scelte ideologiche calate dall’alto e regole troppo rigide mettano a rischio migliaia di posti di lavoro. Il caso Stellantis è emblematico: una fabbrica solida, strategica per l’Abruzzo e per l’intero Paese, rischia di subire penali miliardarie perché il mercato non è ancora pronto ad assorbire la transizione verso l’elettrico nel segmento dei veicoli da lavoro”.
Il Presidente ha avvertito: “Imporre limiti e scadenze senza prima garantire filiere industriali autonome, tecnologie e approvvigionamenti significa consegnare interi settori produttivi alla concorrenza estera. Così facendo si crea un danno autoinflitto che penalizza le imprese italiane e le famiglie”.
Nel suo intervento Marsilio ha evidenziato la necessità di un approccio più realistico: “coniugare la sfida green con il buon senso, prevedendo un cronoprogramma di obiettivi raggiungibili e sostenibili economicamente. L’Abruzzo sta dimostrando di saper fare la sua parte, ma serve un’Europa pragmatica e strumenti di accompagnamento concreti per le imprese e i lavoratori”.
Il Presidente ha infine invitato a “non trasformare la transizione ecologica in un freno allo sviluppo industriale, ma a renderla un’occasione di crescita reale per i territori, come Atessa e l’intero comprensorio produttivo abruzzese”.