Mobilità passiva, il Comitato Ospedale Val Vibrata: «Un teramano su tre si fa curare fuori»

29 Giugno 2025
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Il Comitato ha annunciato una serie di iniziative pubbliche, come marce e sit-in davanti agli ospedali e alle sedi istituzionali

TERAMO – Nel 2024 la mobilità passiva della ASL di Teramo ha registrato un nuovo incremento, passando da 61,2 a 62,8 milioni di euro: 1,6 milioni in più rispetto all’anno precedente. A lanciare l’allarme è il Comitato Civico per la tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della sanità pubblica. “Un aumento inaspettato – sottolinea il Comitato – considerato il tono rassicurante della comunicazione aziendale e il pieno sostegno alla dirigenza da parte delle istituzioni regionali e di parte del sindacato”.

Un teramano su tre, secondo il Comitato, sceglie di farsi curare fuori provincia, in particolare nelle Marche e in Emilia-Romagna. Un’emorragia di fiducia che dovrebbe far riflettere la classe dirigente locale.

Alla base del problema, il progressivo indebolimento dell’Ospedale di Val Vibrata: “La soppressione di due Unità Operative Complesse su quattro, la gestione inadeguata delle strutture residue, la perdita di 18 posti letto estivi a causa dell’accorpamento tra Chirurgia e Ortopedia in piena stagione turistica, con il Pronto Soccorso sotto pressione, sono segnali gravi”, si legge nel documento. Il tutto aggravato da una carenza di personale medico, con un turn over che negli ultimi due anni ha visto il doppio delle uscite rispetto alle nuove assunzioni.

Il Comitato ha lanciato un appello ai sindaci del territorio: “Spogliatevi delle appartenenze politiche e difendete la vostra comunità. Servono unità e determinazione per tutelare il diritto alla salute”. Ha annunciato anche una serie di iniziative pubbliche: “Proseguiremo e rilanceremo la mobilitazione, anche con marce e sit-in davanti agli ospedali e alle sedi istituzionali. Non lasceremo nulla di intentato”.

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