L’iniziativa, promossa in forma sperimentale dal Comune dell’Aquila, prevede soluzioni abitative indipendenti e assistenza personalizzata per persone con disabilità prive di sostegno familiare. Stanziati oltre 200 mila euro
L’AQUILA – C’è chi, pur avendo una disabilità grave, sogna una casa tutta per sé, magari un piccolo appartamento in un condominio dove poter vivere in autonomia, con un’adeguata assistenza, senza dover dipendere costantemente dalla famiglia o da strutture sanitarie. È proprio a queste persone che si rivolge “Abitare in Autonomia”, il progetto sperimentale promosso dal Comune dell’Aquila per promuovere la vita autonoma delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare.
L’iniziativa punta a superare le logiche tradizionali del ricovero, creando un sistema integrato di soluzioni abitative e servizi socio-assistenziali in grado di garantire continuità di vita anche in assenza del nucleo familiare. Le abitazioni saranno progettate per riprodurre un ambiente domestico accogliente, incentivando l’autonomia anche nei casi di non autosufficienza, attraverso percorsi personalizzati di accompagnamento.
“Si tratta di un passo importante verso l’inclusione e la piena cittadinanza delle persone con disabilità grave – dichiarano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore Manuela Tursini – È un segnale concreto dell’impegno dell’Amministrazione comunale per il riconoscimento dei diritti e della dignità di ogni individuo, in linea con i principi della normativa sul ‘Dopo di Noi’. La nostra città si conferma attenta ai bisogni delle persone più fragili, promuovendo modelli abitativi innovativi, come il co-housing e le residenze assistite, che valorizzano l’autodeterminazione e la libertà di scelta. Ringraziamo tutti gli attori coinvolti per il lavoro svolto – concludono – che contribuisce a costruire una comunità più inclusiva e solidale”.
Il progetto si articola su due principali linee di intervento: la sperimentazione di un modello di residenzialità supportata, con un investimento complessivo di 157 mila euro, che prevede anche l’attivazione di un’équipe psico-sociale dedicata all’accompagnamento verso l’autonomia, “Durante e Dopo di Noi”; la costituzione di un fondo comunale integrativo del Fondo nazionale per il ‘Dopo di Noi’, con una dotazione annuale di 50 mila euro, per garantire la continuità dei supporti domiciliari e abitativi.