Il dg Di Giosia: «Affrontare i Dna richiede un cambio di paradigma: un approccio integrato, interprofessionale e interistituzionale»
TERAMO – Un nuovo modello di presa in carico per i pazienti con disturbi alimentari arriva nei Pronto soccorso della Asl di Teramo. Si tratta del Percorso lilla, un iter strutturato che consente di riconoscere tempestivamente i pazienti affetti da Dna (disturbi nella nutrizione e dell’alimentazione) e indirizzarli verso la struttura più adeguata, evitando che il disturbo si cronicizzi.
Istituito da una recente delibera regionale, il Percorso lilla si rivolge in particolare alla fascia adolescenziale, tra le più colpite, in cui l’anoressia rappresenta una delle principali cause di mortalità. La novità consiste nella definizione di protocolli chiari: in caso di scompensi psichiatrici, il paziente viene inviato allo Spdc; in presenza di complicanze organiche acute si procede con il ricovero; nei casi meno gravi, si attiva la presa in carico tramite day hospital o ambulatorio. Il riferimento è la Uos Epatologia-Crr Fisiopatologia della Nutrizione di Giulianova per gli adulti e la Uosd di Pediatria-Crr Auxologia di Atri per i minorenni.
“Affrontare i Dna richiede un cambio di paradigma: un approccio integrato, interprofessionale e interistituzionale – sottolinea il direttore generale Maurizio Di Giosia – Il Percorso Lilla rappresenta infatti non solo un modello clinico ma un impegno condiviso verso una sanità più equa, efficace e consapevole. Una sfida di responsabilità collettiva, per dare risposte concrete a una delle fragilità del nostro tempo. Noi ci stiamo impegnando su questo fronte, sia per l’assistenza territoriale che ospedaliera”.
Per supportare l’introduzione del Percorso lilla, è stato organizzato un convegno che si terrà venerdì 27 giugno al Kursaal di Giulianova. L’evento, promosso dalla Asl con il patrocinio della SINuC, della SIRIDAP e del Comune di Giulianova, offrirà un’occasione di formazione per il personale sanitario dei Pronto soccorso. Obiettivo: fornire strumenti operativi per l’identificazione precoce dei disturbi e il corretto invio ai centri specializzati. Responsabili scientifici del convegno sono Claudia Savina (Uos Epatologia-Crr) e Silvia Di Battista (Uosd Pediatria-Crr).
