Dopo l’annullamento del voto in 27 sezioni di Pescara da parte del TAR, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega respingono con fermezza la decisione, difendendo l’elezione di Carlo Masci. “Nessun vizio formale può cancellare la volontà popolare”, affermano i rappresentanti dei partiti in una nota congiunta
PESCARA – La sentenza del TAR che annulla il risultato elettorale in 27 sezioni del Comune di Pescara ha scatenato una reazione compatta del centrodestra abruzzese. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, attraverso i loro esponenti locali e regionali, definiscono la decisione “incongrua, sproporzionata e avulsa dal contesto storico” in cui si è svolta la consultazione.
Il riferimento è alle elezioni che hanno sancito la rielezione del sindaco Carlo Masci, con un risultato netto: oltre 500 voti sopra la soglia del 50% più uno. Un margine che, secondo i firmatari della nota – tra cui Nazario Pagano, Etel Sigismondi, Guerino Testa e Vincenzo D’Incecco – “è stato pienamente confermato dal riconteggio”.
La nota congiunta critica duramente il fatto che, a più di un anno dal voto, si tenti di “minare un’intera tornata elettorale per meri vizi formali”, sottolineando che le presunte irregolarità “non hanno in alcun modo alterato l’esito” e non intaccano “la volontà chiaramente espressa dagli elettori”.
“La verità è semplice: i cittadini di Pescara hanno scelto con chiarezza Masci e la coalizione di centrodestra,” affermano. “Nessun cavillo potrà ribaltare quella decisione.” I partiti assicurano che si batteranno in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, “per difendere un risultato limpido e legittimo”, esprimendo piena fiducia nell’esito dell’appello contro la sentenza.