Con una lettera accorata, il direttore sportivo del Trofeo Matteotti, Stefano Giuliani, lancia un appello alle istituzioni locali affinché non si lasci spegnere una delle classiche storiche del ciclismo italiano. A rischio l’edizione 2025, prevista per il 14 settembre
PESCARA – Il futuro del Trofeo Matteotti – una delle più antiche corse ciclistiche su strada del calendario italiano – è oggi sospeso su un filo sottile. A sollevare il grido d’allarme è Stefano Giuliani, direttore sportivo dell’evento, che con una lettera aperta ha voluto condividere la sua preoccupazione con istituzioni locali, sponsor e appassionati.
“La corsa non è solo un appuntamento sportivo, ma un patrimonio identitario della nostra comunità,” scrive Giuliani, che da anni ne cura l’organizzazione con passione e dedizione. La manifestazione, giunta alla 77ª edizione, è in programma il 14 settembre, ma la sua realizzazione è ora minacciata da difficoltà crescenti di natura finanziaria e organizzativa.
Il tono della missiva è carico di amarezza: “Nonostante l’impegno titanico che ogni anno affrontiamo per superare sfide burocratiche e reperire risorse, ci troviamo oggi a un punto critico.” Giuliani denuncia l’assenza di un sostegno solido e continuativo che permetta all’evento di evolversi, auspicando un rilancio che includa anche una gara femminile, proposta finora rimasta irrealizzata.
“Il Trofeo Matteotti non può essere tenuto in vita dal solo entusiasmo,” ammonisce, “ha bisogno del contributo concreto di istituzioni, partner e comunità.” Il rischio, infatti, non è solo la cancellazione di un’edizione, ma l’interruzione di una tradizione che da oltre sette decenni celebra il ciclismo a Pescara e nel panorama nazionale.
La lettera si chiude con un invito a riflettere sul valore culturale e sportivo della corsa, perché – come scrive Giuliani – “questo non è un addio, ma un appello: il Matteotti appartiene a tutti e ha bisogno di tutti per continuare a esistere.”