L’ex candidato sindaco commenta l’annullamento delle elezioni in 27 sezioni: “Gravissime irregolarità, ora tocca alla Procura accertare se si tratta di brogli”. Il PD: “Colpo durissimo alla trasparenza delle istituzioni”
PESCARA – Arrivano le prime reazioni alla sentenza odierna del Tar che ha invalidato le elezioni comunale di Pescara dello scorso giugno 2024. L’ex candidato sindaco e ora consigliere comunale Carlo Costantini, ha scritto in una nota stampa che il tribunale amministrativo «ha accertato che il risultato elettorale che ha consentito a Masci di vincere al primo turno non è attendibile, non è genuino e non è veritiero».
Costantini specifica anche che spetterà alla Procura della Repubblica di Pescara «accertare se si è trattato di brogli o solo di irregolarità, per quanto gravissime. I giudici amministrativi, pur applicando nella massima estensione il principio di conservazione dei risultati, hanno ravvisato in accoglimento del ricorso gravissime irregolarità in nessun modo sanabili, disponendo quindi un nuovo voto in 27 sezioni». Il consigliere di centrosinistra conclude la nota ringraziando le ricorrenti e gli avvocati Gianluigi Pellegrino e Luca Presutti.
«La sentenza del TAR che annulla l’esito delle elezioni comunali di Pescara dell’8 e 9 giugno 2024 fotografa una situazione di inaudita gravità», così il segretario regionale del PD Daniele Marinelli, con i parlamentari Luciano D’Alfonso e Michele Fina e la segretaria provinciale di Pescara Carmen Ranalli. «Il provvedimento pubblicato oggi certifica anomalie e violazioni sistematiche in decine di sezioni, manomissioni dei plichi, assenza di verbali e irregolarità nella tracciabilità che, nella sostanza, azzerano la credibilità democratica dell’intero voto e dei suoi risultati. Non siamo di fronte a semplici errori: si tratta di un colpo durissimo alla trasparenza delle istituzioni, senza precedenti nella storia della città su cui è indispensabile andare fino in fondo perché venga fatta completa chiarezza e si delineino tutte le responsabilità».