Era stato condannato all’ergastolo in primo grado per aver ucciso la madre con 34 coltellate. I giudici dell’Aquila, riconoscendo le attenuanti della provocazione, riformano la sentenza e riducono la pena a 24 anni di reclusione
CHIETI – La Corte d’Assise d’Appello de L’Aquila ha ridotto a 24 anni la condanna inflitta a Cristiano De Vincentiis, 53 anni, per l’omicidio volontario della madre Paola, avvenuto a Bucchianico (Chieti) il 19 ottobre 2022. Un delitto feroce, compiuto all’interno dell’abitazione condivisa tra madre e figlio, culminato con 34 coltellate inflitte alla donna, allora 69enne.
Nel settembre 2024, in primo grado, la Corte d’Assise di Chieti aveva inflitto a De Vincentiis l’ergastolo. La sentenza d’appello, però, ha riconosciuto l’attenuante della provocazione, ritenuta equivalente all’aggravante dell’omicidio dell’ascendente, e ha quindi ridimensionato la pena.
Secondo quanto emerso durante il processo, il movente del gesto estremo sarebbe da ricondurre a continue tensioni familiari di natura economica. Le frequenti richieste di denaro da parte dell’uomo per spese legate a viaggi, ristoranti e alla propria moto avevano inasprito i rapporti, sfociando infine nella tragedia. Fu lo stesso Cristiano, quel giorno, a contattare i soccorsi, ancora con il coltello insanguinato in mano.
Difeso dall’avvocato Gianluca Totani, l’imputato ha assistito al ribaltamento parziale del verdetto. La Procura aveva chiesto la conferma della pena massima, ma la Corte ha ritenuto sussistenti elementi che hanno portato a una più mite condanna.