Abruzzo, approvato il maxi progetto irriguo da 90 milioni per il Fucino: “Giornata storica”

19 Giugno 2025
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La Regione Abruzzo ha dato il via libera al Progetto Irriguo della Piana del Fucino: un’infrastruttura strategica da 90 milioni di euro per una gestione sostenibile dell’acqua. Il vicepresidente Imprudente: “Abbiamo creduto in questo sogno quando in pochi lo facevano”

L’AQUILA Un traguardo storico, frutto di anni di lavoro: la Regione Abruzzo ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione della rete irrigua a pressione della Piana del Fucino. Un investimento imponente da 90 milioni di euro, finanziato attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021–2027, che promette di rivoluzionare l’agricoltura di una delle aree produttive più importanti del Centro Italia.

Ad annunciarlo è il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente: “In tanti non ci credevano. Ma oggi possiamo dire di avercela fatta. È un giorno storico per tutto l’Abruzzo”.

Il via libera è arrivato con l’adozione del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), che racchiude tutte le autorizzazioni essenziali: concessione per il prelievo delle acque, valutazione di impatto ambientale e paesaggistica, oltre all’ok per la reattivazione di infrastrutture esistenti, come la vasca di accumulo di Venere da 60.000 metri cubi.

Il progetto prevede la creazione di una rete moderna e intelligente capace di ottimizzare le risorse idriche, ridurre le perdite e abbattere i consumi energetici. Al centro del sistema, una piattaforma integrata di monitoraggio per analizzare dati meteoclimatici e condizioni del suolo, in tempo reale.

“Non solo miglioreremo la qualità dell’irrigazione, anche nelle zone più distanti dalle sorgenti, ma diminuiremo il ricorso alle falde sotterranee pregiate, favorendo l’uso sostenibile di acque superficiali e di bacini di accumulo. Gli agricoltori potranno pianificare meglio i propri interventi, risparmiando energia e risorse”, ha aggiunto Imprudente.

Con l’approvazione del progetto, ora si entra nella fase operativa: la gara d’appalto è imminente, con l’obiettivo di avviare i cantieri quanto prima.

Un’opera pubblica, questa, che si candida a diventare esempio di sostenibilità, innovazione e visione strategica per la gestione dell’acqua nel Sud Europa.

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