Impianti di risalita ancora fermi a Prati di Tivo e Fano Adriano: il Tribunale di Appello dell’Aquila ha sospeso il dissequestro, rinviando l’udienza di merito a settembre. Il sindaco di Pietracamela lancia l’allarme per il blocco del turismo e annuncia un sit-in il 22 giugno per sollecitare una decisione anticipata sul futuro delle infrastrutture
PIETRACAMELA – Sulla gestione degli impianti di risalita di Prati di Tivo e Fano Adriano arriva una nuova battuta d’arresto. Il Tribunale di Appello dell’Aquila, con un’ordinanza emessa il 6 giugno, ha sospeso la sentenza del 12 maggio scorso che disponeva il dissequestro degli impianti e la loro restituzione alla Gst e alla Provincia di Teramo.
L’udienza di merito è stata fissata per settembre, decisione che di fatto impedisce ogni forma di programmazione ai Comuni del Gran Sasso teramano, le cui attività economiche e turistiche ruotano attorno al funzionamento di queste infrastrutture. Una situazione che preoccupa il sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, che lancia un appello: chiede che l’udienza venga anticipata, in modo da fare chiarezza sul futuro degli impianti. “In modo che si possa capire chi deve fare cosa”, sottolinea.
“La nostra comunità, così come quella di Fano Adriano, insieme alle Asbuc di Pietracamela e Intermesoli e a tutti gli operatori economici – scrive in una nota – non può permettersi di aspettare altri tre mesi ‘sospesi’ in cui non si può fare una programmazione della stagione estiva, ormai iniziata, né di quella invernale. Finori srl resta gestrice e custode dei beni della Gst e se si, con quali obblighi? Le manutenzioni della Seggiocabinovia a chi sono in carico? Le manutenzioni degli altri impianti a chi competono? Le amministrazioni comunali non possono più tacere. Qui si vive un clima di incertezza che impedisce di vivere e operare. Alberghi e ristoranti chiusi, senso di abbandono e disperazione”.
La riapertura degli impianti di risalita, sottolinea il sindaco di Pietracamela, “rappresenta una necessità impellente per dare respiro all’economia di questi posti che rappresentano il fiore all’occhiello dell’intera provincia di Teramo e, credo, con un po’ di presunzione, di tutto l’Abruzzo”. Villani annuncia quindi per domenica 22 giugno, alle 10, nel piazzale della frazione di Prati di Tivo, un sit- in “per tenere acceso un riflettore su questa annosa e paradossale situazione”. Con l’iniziativa si vuole invitare, “con il massimo rispetto possibile, ad anticipare l’udienza di merito da parte del tribunale dell’Aquila per capire chi deve fare cosa. E non solo per la stagione estiva, ma anche per quella invernale che da sei anni non esiste più. In questi anni si sono persi turisti e generazioni di possibili sciatori del Teramano che hanno dovuto traslocare altrove. Qualcuno ci deve dire se siamo destinati all’ estinzione o se, al di là delle dichiarazioni di facciata, abbiamo ancora un futuro”.