Notte prima degli esami: l’Italia si prepara al rito della Maturità, in Abruzzo 10.457 candidati

17 Giugno 2025
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Domani, mercoledì 18 giugno, oltre mezzo milione di studenti sui banchi per la prova di italiano, comune a tutti gli indirizzi. In Abruzzo, saranno 10.457 i candidati a sedersi tra i banchi, di cui 196 esterni, distribuiti in 434 commissioni

ROMA – È la notte più lunga, quella che da quarant’anni ha un nome e una colonna sonora: Notte prima degli esami. Il brano di Antonello Venditti ha compiuto quarant’anni e continua a risuonare nelle playlist dei maturandi, come un inno generazionale che attraversa il tempo. Proprio stasera, mentre migliaia di studenti italiani si preparano alla prima prova scritta dell’Esame di Stato, il cantautore romano inaugura alle Terme di Caracalla il suo tour celebrativo, trasformando l’ansia collettiva in un momento di condivisione e memoria.

Domani, mercoledì 18 giugno, oltre mezzo milione di studenti sui banchi per la prova di italiano, comune a tutti gli indirizzi. In Abruzzo, saranno 10.457 i candidati, di cui 196 esterni, distribuiti in 434 commissioni. I numeri provinciali parlano di 3.072 maturandi a Chieti, 3.064 a Pescara, 2.169 a L’Aquila e 2.152 a Teramo, in lieve calo rispetto al 2024.

Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci, ha definito l’Esame di Stato “un rito di passaggio che testimonia il percorso formativo, umano e culturale di ogni studentessa e studente”. Parole che riecheggiano lo spirito della canzone di Venditti, dove l’adolescenza si mescola alla paura del futuro, ma anche alla voglia di spiccare il volo.

La seconda prova, specifica per ciascun indirizzo, si terrà giovedì 19 giugno. I colloqui orali inizieranno la settimana successiva, con calendari autonomi per ogni commissione. Il format dell’esame resta invariato rispetto al 2024: due prove scritte, un’eventuale terza per alcuni indirizzi, e un colloquio multidisciplinare.

Nel cuore dell’Abruzzo, tra le aule di licei e istituti tecnici, si respira la stessa tensione che da decenni accompagna questa notte. Ma anche la stessa speranza. Perché, come canta Venditti, “questa notte è ancora nostra”. E domani, sarà già un altro giorno. Un altro inizio. Un’altra storia.

Buona Maturità, ragazzi. Con il cuore e con la testa. E magari, con un po’ di musica in sottofondo.

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