Caccia, via libera al calendario venatorio 2025/2026: in Abruzzo si parte il 1° settembre

16 Giugno 2025
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Aperture anticipate autorizzate per gazza, cornacchia, ghiandaia e colombaccio. Confermati quattro mesi di prelievo del cinghiale nelle aree consentite e l’avvio dell’addestramento dei cani da caccia. Vicepresidente Imprudente: “Documento redatto con la massima attenzione alla tutela ambientale e ai delicati equilibri degli habitat del nostro territorio”

L’AQUILA – Partirà il 1° settembre la nuova stagione venatoria in Abruzzo. La Giunta regionale ha approvato nei tempi previsti – entro il termine di legge del 15 giugno – il calendario venatorio 2025/2026, su proposta del vicepresidente e assessore alla Caccia, Emanuele Imprudente.

“Quest’anno ci eravamo prefissati l’obiettivo di approvare il calendario venatorio entro la data prevista dalla legge 157/92, cioè il 15 giugno – dichiara Imprudente – consentendo di evitare così le incertezze legate ad eventuali ricorsi amministrativi e assicurando certezza agli operatori del settore.”

Il documento, che fissa l’inizio dell’attività venatoria al 1° settembre e la conclusione a fine gennaio, è stato redatto in sinergia con gli organismi competenti e nel rispetto delle indicazioni dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), tenendo conto anche dei contributi emersi nelle conferenze con i portatori d’interesse.

“Anche questo calendario, come quello degli scorsi anni – prosegue il vicepresidente Imprudente – è stato redatto con la massima attenzione alla tutela ambientale e ai delicati equilibri degli habitat di alcune zone del nostro territorio, ed è frutto della partecipazione e della ricerca della massima condivisione con tutti i portatori d’interesse, coinvolti in occasione delle riunioni delle conferenze preposte.”

Le aperture anticipate sono state autorizzate esclusivamente per le specie per cui ISPRA ha espresso parere favorevole: gazza, cornacchia, ghiandaia e colombaccio. “Le aperture anticipate – spiega ancora il vicepresidente – sono state concesse solo per le specie indicate da ISPRA (gazza, cornacchia, ghiandaia e colombaccio), mentre per il prelievo ordinario abbiamo ritenuto di confermare la linea seguita negli ultimi anni, che ha consentito all’Abruzzo, contrariamente alla quasi totalità delle altre Regioni, di non vedersi impugnato e sospeso il calendario.”

Confermati anche i quattro mesi di prelievo del cinghiale nelle aree consentite e l’avvio dell’addestramento dei cani da caccia, previsto anch’esso dal 1° settembre.

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