Il sindaco di Pescara appoggia le proposte del Sib e chiede che i canoni demaniali siano reinvestiti dai Comuni per migliorare le spiagge libere e i servizi di salvamento
PESCARA – Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, sollecita con una nota le istanze già avanzate dal Sindacato Italiano Balneari (Sib) di Confcommercio, riguardo alla necessità di maggiori risorse economiche per le spiagge libere e i servizi di salvamento. Masci evidenzia l’importanza strategica di investire in questi ambiti per valorizzare ulteriormente il litorale adriatico, rafforzare l’offerta turistica e promuovere lo sviluppo delle città costiere. A tal fine, sottolinea, è fondamentale che i Comuni possano disporre dei fondi adeguati per realizzare gli interventi necessari.
Masci appoggia le proposte di Sib al decreto legge Infrastrutture, ora in esame alla Camera, che propongono di dare ai Comuni la possibilità di reinvestire le risorse provenienti dai canoni demaniali direttamente sul territorio. «In questo modo – ha spiegato il primo cittadino – si consentirebbe alle Amministrazioni comunali di destinare quei fondi al miglioramento e alla valorizzazione delle spiagge libere, rendendole sempre più accessibili, sicure e attrezzate».
Il sindaco ha ricordato che Pescara ha già intrapreso questa strada con buoni risultati: «Abbiamo avviato un percorso concreto che ha già prodotto effetti positivi, ma ora è il momento di implementarlo e perfezionarlo. Servono servizi sempre più efficienti, capaci di dare valore aggiunto a questi spazi, contribuendo così a rilanciare l’intera costa».
Masci insiste anche sulla vocazione turistica delle città di mare, come Pescara, che – afferma – «devono puntare sulle loro potenzialità, lavorando per diventare sempre più attrattive, sia per i residenti che per i visitatori».
Infine, affronta il tema della sicurezza e dell’organizzazione della stagione balneare, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza normativa, poiché secondo lui «è fondamentale superare le attuali sovrapposizioni tra Capitanerie di Porto e Regioni. Serve una chiara definizione delle competenze, per garantire efficienza e certezze a tutti gli operatori del settore».
«I balneatori fanno la loro parte – ha concluso il sindaco –, curando le concessioni, ma si può e si deve andare oltre, partendo da un impegno del Parlamento, superando i limiti del sistema attuale. Come ho già detto in passato, sono a fianco delle imprese balneari che hanno fatto delle spiagge italiane una eccellenza, investendo e migliorandole a beneficio di tutti, e questo patrimonio va valorizzato dalle istituzioni, a tutti i livelli. Aprirsi all’ascolto è fondamentale, in questa fase, e sono certo che i parlamentari abruzzesi sapranno accogliere questo appello».