Approvato in Consiglio Regionale l’emendamento del consigliere dem Antonio Blasioli alla legge urbanistica: fermato l’aumento delle volumetrie nell’area vincolata della Pineta di Pescara
PESCARA – «La Pineta di Pescara è salva, almeno per ora, dalla cementificazione selvaggia». Con queste parole il consigliere regionale Antonio Blasioli (PD) annuncia l’approvazione del suo emendamento alla legge regionale 53/2024 in materia di edilizia e urbanistica, discussa mercoledì in Consiglio Regionale. L’intervento ha impedito l’estensione al quartiere Pineta degli incentivi del cosiddetto “Decreto Sviluppo”, che avrebbero consentito demolizioni e ricostruzioni con aumenti di volumetria fino al 65%.
Secondo Blasioli, il centrodestra aveva inserito nella proposta di legge in discussione “l’eliminazione delle aree sottoposte a vincolo di tutela indiretta”, come quella della Pineta Dannunziana. «Un blitz – lo definisce – che mirava a spalancare le porte al cemento anche in una delle aree di maggior pregio naturalistico e architettonico della città, ricca di testimonianze Liberty e memoria dell’Abruzzo dei primi del Novecento».
L’area interessata, circa 28 ettari tra viale La Figlia di Iorio e il fosso Vallelunga, è tutelata dal 2019 grazie a un vincolo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti-Pescara, che ha ribadito anche in audizione – su richiesta dello stesso Blasioli – le ragioni della protezione: «motivazioni storiche, antropologiche, naturalistiche e urbanistiche, frutto di un lungo percorso partecipativo». L’ente, ha sottolineato il consigliere, aveva anche paventato il rischio di contenziosi nel caso fosse passata la proposta della maggioranza, con potenziali ricorsi contro Comune e Soprintendenza.
«Si tratta infatti di modifiche che servono soltanto a superare – potremmo dire, più che altro, a sviare – le criticità sollevate dal TAR e dal Consiglio di Stato nei confronti della delibera di Consiglio Comunale di Pescara del 2023 applicativa del Decreto sviluppo» afferma ancora Blasioli. «Tuttavia, abbiamo quanto meno evitato che questi aumenti volumetrici e le relative deroghe potessero riversarsi anche su un’area la cui peculiarità ha meritato l’apposizione di un vincolo di tutela indiretta da parte della Soprintendenza. Sventato dunque il blitz del centrodestra che da un lato celebra i villini della zona e dall’altro ammetteva che vi si potessero costruire di fianco nuovi mostri di cemento».
Il consigliere dem ha anche ribadito la propria insoddisfazione per l’impianto generale della legge, definendola una manovra “sviante” più che risolutiva, tuttavia «grazie a un nostro emendamento la manovra pro cemento è stata bloccata sul nascere e la Pineta è, almeno per il momento, tutelata».
