Nuove polemiche sulla ricostruzione scolastica a L’Aquila. L’opposizione all’attacco sul cantiere della scuola di Paganica fermo da mesi e denuncia mancanza di trasparenza, ritardi nei lavori e timori sulla tenuta delle scadenze PNRR. Un dossier sarà consegnato in Procura
L’AQUILA – Ancora una volta, il tema dell’edilizia scolastica torna a infiammare il dibattito politico nel capoluogo abruzzese. Al centro delle polemiche, la scuola di Paganica, il cui cantiere risulta bloccato da mesi senza apparenti soluzioni all’orizzonte. Toni accesi anche sull’assenza del sindaco durante la seduta della V commissione consiliare, convocata per fare il punto sulla situazione.
“La sua mancata partecipazione – attaccano i consiglieri d’opposizione – segna una grave pagina istituzionale e denota una preoccupante fuga dalle proprie responsabilità, soprattutto su un tema così delicato come quello dell’istruzione pubblica e della sicurezza degli edifici scolastici.”
La commissione ha raccolto numerose criticità. “Rimangono poi numerosi dubbi in merito alla gestione dell’appalto: dal lungo tempo lasciato trascorrere con il cantiere fermo senza che ci siano stati interventi risolutivi, alla mancata vigilanza pur trattandosi di un cantiere di edilizia scolastica, alla gestione degli errori strutturali riscontrati sui pilastri, che forse si sarebbero potuti correggere a spese della stessa ditta esecutrice, evitando ulteriori affidamenti e complicazioni procedurali”, scrivono i consiglieri di opposizione.
A rendere ancora più incerto il quadro è il temuto rischio di un contenzioso legale che potrebbe pesare ulteriormente sui bilanci del Comune e allungare i tempi di consegna.
Particolare preoccupazione viene espressa sul rischio che non vengano rispettate le scadenze del PNRR. “I nostri timori, espressi da tempo, trovano oggi purtroppo ulteriori conferme. Il rispetto delle scadenze dettate dal PNRR — in particolare quella di giugno 2026 — appare sempre più a rischio. Le stesse parole dell’architetto Evangelisti, ascoltato in audizione, hanno confermato che per rispettare i tempi servirà quasi un miracolo”.
L’opposizione ha quindi annunciato l’invio di un dossier alla Procura della Repubblica, per fare chiarezza sull’intera vicenda. “Un atto dovuto nei confronti della comunità di Paganica, che da anni attende risposte concrete e definitive,” si legge nella nota firmata da Paolo Romano, Stefano Palumbo, Lorenzo Rotellini, Elia Serpetti, Simona Giannangeli e Alessandro Tomassoni, membri della V commissione.
“Non ci fermeremo – concludono – finché sulla ricostruzione delle scuole non sarà fatta piena luce. I cittadini meritano verità, responsabilità e rispetto.”