Sanità abruzzese, Marsilio smentisce le narrazioni catastrofistiche: “Non c’è alcun rischio commissariamento”

12 Giugno 2025
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Nicoletta Verì e Marco Marsilio

Il Presidente Marsilio ha ricordato i contenuti della proposta avanzata dalla Regione Abruzzo per una revisione radicale dei criteri di distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale. Una proposta presentata alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, con l’obiettivo di correggere le storiche penalizzazioni subite dalle regioni piccole, montuose e a bassa densità demografica

L’AQUILA – Nessun rischio commissariamento e focus sulle strategie già in atto per affrontare la questione della sostenibilità del sistema sanitario. E’ quanto emerso, in sintesi, dalla riunione convocata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, un incontro che si è svolto in un clima di confronto costruttivo e pragmatico. Il governatore ha respinto con fermezza le ricorrenti narrazioni allarmistiche che dipingono la sanità regionale sull’orlo del collasso, ribadendo che il deficit è noto da mesi e che le misure per contenerlo sono già in atto.

“Non c’è alcun rischio di commissariamento né di collasso del bilancio, come recita una vecchia litania che la minoranza riproduce da anni”, ha dichiarato Marsilio, sottolineando che la Regione Abruzzo sta lavorando con determinazione per garantire la sostenibilità del sistema sanitario.

Tra le strategie adottate, il presidente ha aggiornato i partecipanti alla riunione sulla proposta avanzata dalla Regione Abruzzo per una revisione radicale dei criteri di distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale. La proposta è stata presentata alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, con l’obiettivo di correggere le storiche penalizzazioni subite dalle regioni piccole, montuose e a bassa densità demografica.

Marsilio ha ricordato che già nella seduta del 28 maggio scorso aveva espresso voto contrario all’intesa sulla ripartizione, contestando l’utilizzo dei vecchi criteri che svantaggiano territori come l’Abruzzo. La posizione della Regione ha trovato il sostegno di Calabria, Marche, Molise, Basilicata e Umbria, creando un fronte compatto e senza precedenti nella storia delle Regioni.

“È la prima volta che un gruppo così ampio pone con tanta forza il tema del riequilibrio tra le aree metropolitane e quelle interne e marginali. L’Abruzzo si è posto alla testa di questa iniziativa politica”, ha affermato il presidente, evidenziando il ruolo guida della Regione in questa battaglia istituzionale.

Sul fronte della gestione del deficit, Marsilio e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì hanno già fornito alle Direzioni Generali delle ASL l’indirizzo politico e amministrativo per ridurre del 2% la spesa complessiva. Un obiettivo che, secondo il presidente, tutte le ASL confermano di poter raggiungere, con il Dipartimento regionale incaricato di monitorare e verificare puntualmente i risultati.

La maggioranza continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, con incontri periodici sia a livello politico che tecnico. L’obiettivo è ottimizzare la gestione economica senza compromettere la qualità del servizio sanitario.

Marsilio ha inoltre anticipato che l’analisi dei dati relativi ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), trasmessi ad Agenas e al Ministero della Salute in vista della pubblicazione dei risultati prevista per ottobre, mostra un netto miglioramento delle performance sanitarie regionali.

“Siamo certi di poter conseguire livelli più che sufficienti di adempimento in tutte e tre le aree funzionali oggetto di valutazione”, ha dichiarato il presidente, evidenziando i progressi compiuti dalla sanità abruzzese.

Alla riunione hanno preso parte il direttore generale Antonio Sorgi, i direttori e dirigenti dei Dipartimenti Salute e Risorse (Grimaldi, Giannangeli, Odio, D’Aristotile e Colangelo), il direttore della ASR Cosenza, il RUAS Liste d’Attesa Scorrano, i componenti dello staff e del gabinetto del Presidente. Per la parte politica, erano presenti l’assessore Verì, l’assessore Quaglieri e i presidenti Sospiri, D’Incecco e Gatti.

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