Spesa sanitaria fuori controllo, dirigenti regionali chiedono misure urgenti. Pd: “Commissariamento sempre più vicino”

11 Giugno 2025
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Quattro dirigenti apicali della Regione lanciano l’allarme sul disavanzo sanitario e chiedono interventi immediati. Il segretario regionale del Pd Marinelli attacca la giunta Marsilio: “Sistema allo sbando, rischio commissariamento concreto. Basta scaricare responsabilità, servono scelte coraggiose”

L’AQUILA – Il quadro delineato dai dirigenti regionali della sanità sullo stato dei conti e sulla tenuta del sistema sanitario abruzzese, oltre a ratificare una crisi ormai sotto gli occhi di tutti, infiamma nuovamente lo scontro politico. A lanciare strali è il segretario regionale del Partito democratico, Daniele Marinelli, che affida a una nota un duro atto d’accusa nei confronti dell’amministrazione guidata da Marco Marsilio.

“La drammatica fotografia scattata dai dirigenti regionali della sanità – denuncia Marinelli – conferma ciò che il Pd denuncia da anni: l’assoluta assenza di governance da parte della giunta Marsilio e della destra nel settore più delicato tra le competenze regionali. Un’incapacità che oggi presenta il conto alla comunità abruzzese, con un disavanzo record anche per il futuro, servizi tagliati, prestazioni ridotte e un diritto fondamentale, quello alla salute, profondamente intaccato”.

Nel mirino del segretario dem c’è la gestione complessiva del sistema sanitario, che – secondo Marinelli – sarebbe ormai privo di guida e supporto strategico. “Siamo di fronte a un sistema sanitario regionale allo sbando attacca il segretario del Pd – reso tale da chi dovrebbe guidarlo e difenderlo, la precarietà del quale è certificata ora anche dalla struttura regionale, oltre che dai tecnici dei tavoli di monitoraggio del Ministero alla Sanità che hanno più volte reclamato documenti, strategie e azioni più efficaci sul fronte”.

A certificare l’allarme sono stati, in una lettera firmata il 6 giugno scorso, 4 dirigenti apicali della Regione Abruzzo che hanno chiesto un intervento immediato della politica per invertire una rotta che sta portando la sanità abruzzese inevitabilmente verso il baratro. “Immediata condivisione di possibili soluzioni volte a definire una manovra correttiva strutturale”. In altre parole, si tratta di stabilire con urgenza dove reperire le risorse per coprire il disavanzo della sanità. Il tempo stringe: la prima scadenza utile è il 30 giugno, data fissata per la presentazione del nuovo piano operativo regionale relativo al triennio 2025-2027.

A firmare il documento, che impone scelte difficili e non più rinviabili, Emanuela Grimaldi, direttore del dipartimento sanitario, Fabrizio Giannangeli, direttore del settore Bilancio, e i dirigenti Luigi Colangelo ed Ebron D’Aristotile. E l’oggetto della missiva appare piuttosto eloquente: “Misure di contenimento della spesa sanitaria. Richiesta di confronto urgente”.

Un confronto attualmente in atto, alla presenza, oltre dei quattro firmatari, del presidente della Regione, Marco Marsilio, dell’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dei consiglieri Vincenzo D’Incecco e Paolo Gatti, del direttore generale della Regione Antonio Sorgi, del direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza e del responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria Marco Scorrano.

Il documento, che chiama la politica a precise assunzioni di responsabilità, parla di “necessari indirizzi del caso in merito alle misure di contenimento e di razionalizzazione della spesa sanitaria da porre in essere nell’immediato”.

Sullo sfondo il rischio commissariamento che, secondo il Pd, sarebbe ormai concreto. Così come il possibile aumento del carico fiscale per far fronte ai conti in rosso.

“L’allarme lanciato dai vertici tecnici – sostiene Marinelli – non può più essere ignorato: il rischio di un nuovo commissariamento è concreto, così come il Pd attraverso il suo capogruppo e i consiglieri ha più volte paventato, in base ai numeri e ai documenti che attestano il baratro della nostra sanità. È ormai quasi certa anche una nuova stangata fiscale per coprire i buchi lasciati dalla cattiva amministrazione del centrodestra e a pagare saranno ancora una volta le cittadine e i cittadini, dopo anni in cui sono stati raccontati miraggi di efficienza, mentre si preparava questo disastro a cui chi governa non ha opposto freni”.

Il segretario Marinelli accusa Marsilio di negare la realtà e di scaricare le proprie responsabilità su altri, rivendicando invece il lavoro fatto in passato dal centrosinistra per uscire dal precedente commissariamento. Infine, l’appello per una svolta decisa e immediata, prima che il quadro degeneri ulteriormente:

“Per questo il Partito Democratico – conclude Marinelli – chiede da subito trasparenza, risposte concrete e un cambio di rotta radicale, perché la sanità non può essere lasciata morire”.

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