La tappa a Castelli è prevista per sabato 14 giugno: la giornata inizierà con l’escursione al Fondo della Salsa e si concluderà in serata con il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello
CASTELLI – Sabato 14 giugno Castelli ospiterà l’ottavo appuntamento del Festival dell’Appennino, inclusivo di natura. Promosso dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 e dal BIM Tronto, coinvolge 28 comuni delle quattro regioni dell’Appennino centrale colpite dal sisma 2016-2017. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’entroterra e contribuire al rilancio sociale ed economico di territori ancora segnati dal terremoto. Il cartellone 2025 prevede 27 eventi tra maggio e ottobre.
La giornata inizierà con un’escursione al Fondo della Salsa, suggestivo luogo ai piedi del Monte Camicia, e si concluderà in serata con il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello nel cuore del borgo teramano, noto per la sua tradizione ceramica. Il ritrovo per l’escursione è previsto alle 14.45, con partenza alle 15. Il percorso, classificato di difficoltà E, si snoda per 5,42 km con un dislivello di 393 metri e una durata stimata di tre ore e mezza. Al termine, i partecipanti potranno visitare liberamente il borgo e cenare presso le strutture locali. Alle 21, in piazza Roma, il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello offrirà uno spettacolo ispirato alla musica tradizionale abruzzese. Il progetto è ideato dal musicista teramano Danilo Di Paolonicola, considerato tra i migliori fisarmonicisti e organettisti a livello internazionale.
Per il Commissario Guido Castelli, si tratta di un’occasione per far conoscere luoghi spesso esclusi dai grandi flussi turistici e sostenere la rinascita delle comunità locali. Sulla stessa linea il presidente del BIM di Teramo, Marco Di Nicola, che ha sottolineato l’importanza degli appuntamenti abruzzesi: dopo Castelli, il Festival proseguirà il 20 luglio a Rocca Santa Maria e il 6 settembre a Fano Adriano. Il sindaco di Castelli Rinaldo Seca ha espresso gratitudine per l’iniziativa, evidenziando come cultura, natura e turismo possano accompagnare il percorso di ricostruzione materiale.
