Fim e Fiom: “Una decisione sleale, repentina e unilaterale che arriva il giorno prima dell’incontro con le organizzazioni sindacali; è una beffa, una presa in giro”
CASTELLALTO – Una doccia fredda ha colpito questa mattina i lavoratori della Purem Castellalto. La multinazionale ha comunicato la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di 48 dipendenti tramite una pec, senza attendere l’incontro già fissato per domani con le organizzazioni sindacali.
FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo non hanno nascosto l’indignazione. “La Multinazionale non ha avuto neanche la ‘bontà’ di attendere l’incontro previsto per domani per comunicarcela di persona”, denunciano in una nota congiunta. I sindacati criticano aspramente la decisione “sleale, repentina e unilaterale”. “Ha preferito comunicare i 48 licenziamenti senza alcun incontro con le parti sociali, senza alcuna spiegazione alle lavoratrici e ai lavoratori. Come se non meritassero il rispetto della loro dignità, ma solo l’essere trattati loro stessi come codici che entrano ed escono dalla fabbrica”, si legge nella nota.
Solo pochi giorni fa, FIM e FIOM avevano lanciato l’allarme, preoccupati per lo spostamento di prodotti dallo stabilimento di Castellalto senza adeguate compensazioni produttive. Una preoccupazione che si è rivelata fondata, nonostante le rassicurazioni dei dirigenti interni, i quali avevano affermato di “dormire tranquilli”.
Un anno e mezzo fa l’azienda aveva preso un impegno con le parti sociali e le istituzioni, quello di mantenere i livelli occupazionali e produttivi. Oggi però non è più così nonostante la Purem, sottolineano FIM e FIOM, ha sempre raggiunto i propri “budget”, mantenendo utili significativi fino all’ultimo mese.
Di fronte a questa decisione, è stato proclamato lo sciopero per domani, mercoledì 11 giugno. I lavoratori si riuniranno in presidio dalle ore 8:00 davanti ai cancelli della multinazionale a Castellalto. “Basta giochetti vomitevoli! Basta fare profitto sulle spalle di chi per vivere deve lavorare!”, concludono le segreterie provinciali di FIM CISL e FIOM CGIL.