Hussain Rahmat, 19 anni, è annegato nel lago Sinizzo dopo essersi tuffato nonostante lo specchio d’acqua non sia balneabile. Le ricerche sono rese difficili dalla vegetazione e dalla profondità del fondale. A scandagliare il lago sono i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio dell’ecoscandaglio: ieri è intervenuto il nucleo subacqueo di Teramo, oggi sono al lavoro le squadre di Ancona in supporto a quelle dell’Aquila
SAN DEMETRIO NE’ VESTINI – Proseguono senza sosta le ricerche nel lago Sinizzo, dove da ieri pomeriggio è scomparso tra le acque Hussain Rahmat, 19enne di origine pakistana residente all’Aquila. Il giovane si era immerso nel lago, nonostante il divieto di balneazione, dopo aver pranzato con un gruppo di amici, riuniti in occasione di una ricorrenza religiosa.
Secondo quanto ricostruito, il ragazzo avrebbe iniziato ad annaspare pochi istanti dopo l’ingresso in acqua. Due dei suoi amici hanno tentato di raggiungerlo per prestargli soccorso, ma senza successo: Hussain è scomparso sotto i loro occhi, probabilmente colto da un malore causato dallo shock termico, dovuto alla temperatura ancora gelida delle acque.
Le ricerche, tuttora in corso, sono rese particolarmente difficili dalle condizioni del fondale, fangoso e ricoperto di vegetazione acquatica, con una profondità che in alcuni punti supera i dieci metri. A scandagliare il lago sono i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio dell’ecoscandaglio: ieri è intervenuto il nucleo subacqueo di Teramo, oggi sono al lavoro le squadre di Ancona in supporto a quelle dell’Aquila.
Hussain, descritto come un ragazzo riservato e benvoluto da tutti, viveva nel quartiere aquilano di Fontesecco e lavorava in un ristorante del centro storico. Era arrivato in Italia giovanissimo. La giornata trascorsa con gli amici si è conclusa in tragedia, lasciando sgomenta un’intera comunità.