Pescara, morte di Riccardo Zappone: tre indagati, colpi di bastone durante la rissa

4 Giugno 2025
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Le autorità cercano di ricostruire la dinamica dello scontro che ha portato al decesso di Riccardo Zappone. L’ipotesi di reato si estende a lesioni volontarie aggravate e omicidio colposo

PESCARA – Continuano le indagini sulla morte di Riccardo Zappone, il 30enne deceduto a Pescara dopo l’intervento della polizia con un Taser. La vicenda si sarebbe originata in un’officina del quartiere San Donato, dove il giovane è rimasto coinvolto in una violenta rissa. Tre persone, di 61, 55 e 37 anni, sono ora indagate per lesioni volontarie aggravate: secondo la Procura, Zappone sarebbe stato colpito ripetutamente, anche con un bastone di legno, riportando ferite sanguinanti.

Parallelamente, si procede anche contro ignoti per omicidio colposo e per altre ipotesi di reato, tra cui la morte o le lesioni come conseguenza di altro delitto e questioni legate alla droga. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire i contorni dell’accaduto, analizzando i ruoli dei soggetti coinvolti e valutando il peso delle dinamiche della colluttazione sull’esito tragico della vicenda.

L’episodio ha suscitato un acceso dibattito sull’uso dei Taser da parte delle forze dell’ordine e sulle implicazioni di sicurezza legate a tali dispositivi.

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