La consigliera comunale del Pd Stefania Pezzopane attacca la giunta Biondi sulla gestione del Piano di Recupero Urbano per Viale della Croce Rossa: “Spreco di risorse e incapacità amministrativa. Dei 10 milioni iniziali ne restano solo tre. Progetto ridimensionato e vincoli decaduti: chiederemo alla Corte dei Conti di fare chiarezza”
L’AQUILA – Si riaccende lo scontro politico sulla riqualificazione di Viale della Croce Rossa, una delle aree strategiche di connessione tra il centro storico dell’Aquila e il resto del tessuto urbano. A denunciare senza mezzi termini la gestione del progetto da parte dell’amministrazione Biondi, è la consigliera comunale del Partito democratico, Stefania Pezzopane, che, insieme ai colleghi Stefano Albano e Stefano Palumbo, ha presentato un’interrogazione in aula, annunciando contestualmente l’intenzione di trasmettere tutta la documentazione alla Corte dei Conti.
“Registriamo l’ennesimo pasticcio della maggioranza di centrodestra che guida la città”, ha dichiarato Pezzopane. “Oltre all’incapacità amministrativa è evidente anche quella gestionale di fondi, cospicui, che il centrosinistra aveva individuato e attivato per attuare il Piano di Recupero Urbano. Dei 10 milioni in cassa ne sono rimasti solo 3. Il resto è stato scientemente distolto per altri scopi. Incapaci di trovare i soldi per le loro pazzie li tolgono a progetti importanti”.
La consigliera ricorda che il Piano di recupero urbano (PRU), approvato durante il mandato dell’allora sindaco Massimo Cialente, prevedeva un’operazione urbanistica ambiziosa: un parco urbano, un parcheggio interrato da 390 posti auto e un sistema meccanizzato di risalita utile anche per il polo universitario. Il progetto era sostenuto da uno stanziamento di 10 milioni di euro deliberato dal Cipe nel 2012 e da un Accordo di programma sottoscritto con la Provincia dell’Aquila.
“Oggi – accusa Pezzopane – quel piano è stato letteralmente gettato al macero. Non è chiaro dove siano finiti i fondi e come si intenda procedere con la riqualificazione. Le risposte fornite alla mia interrogazione sono state del tutto insoddisfacenti e lacunose”.
Secondo la consigliera, la giunta Biondi avrebbe abbandonato il progetto originario optando per una versione ridimensionata, limitata a un parcheggio da 150 posti. Una scelta che avrebbe determinato la decadenza dei vincoli urbanistici e imposto la ripartenza dell’intero iter procedurale a partire dal 2017.
“Nel frattempo – prosegue – sono stati affidati incarichi professionali e consulenze, ma non c’è chiarezza sull’effettiva articolazione dei lavori, che sarebbero previsti in due fasi. Sono al corrente, nel centrodestra, che non si possono effettuare due gare separate per una sola opera?”.
Infine, Pezzopane sottolinea come la Soprintendenza abbia sollevato rilievi non sul progetto originario del 2016, ma sulle “rielaborazioni nefaste” portate avanti dalla Giunta attuale. “Prima hanno ignorato il progetto, poi si sono presi i soldi, infine lo hanno stravolto per metterci la firma. Ma non finisce qui”, conclude la consigliera dem, annunciando ulteriori prese di posizione sul tema.