Teramo, vigili del fuoco sotto organico: il Conapo lancia ancora l’allarme

3 Giugno 2025
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Il segretario provinciale Salvucci: «Una situazione segnalata da anni e più volte portata all’attenzione delle istituzioni competenti»

TERAMO – «I nostri timori sono diventati realtà: la carenza di personale al Comando di Teramo è ormai una drammatica emergenza». È l’allarme lanciato dal segretario provinciale del sindacato Conapo, Davide Salvucci, che torna a denunciare il progressivo indebolimento degli organici dei Vigili del Fuoco nella provincia.

Una situazione, sottolinea Salvucci, segnalata da anni e più volte portata all’attenzione delle istituzioni competenti, ma che oggi si è trasformata in un quadro critico non più sostenibile. «Già lo scorso anno – ricorda – avevamo evidenziato i primi segnali di un sistema in sofferenza, chiedendo un’inversione di rotta che però non è mai arrivata».

Anche il segretario regionale del Conapo Abruzzo, Massimiliano Nazzaro, già nel 2023 aveva denunciato le gravi carenze di personale operativo nei quattro comandi abruzzesi. Una nuova segnalazione è stata inoltrata lo scorso marzo alla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, per chiedere interventi urgenti e concreti.

«Nonostante l’impegno del comandante reggente di Teramo e del direttore regionale VVF, l’unico risultato ottenuto – spiega Salvucci – è stato un finanziamento straordinario da parte dell’Amministrazione Centrale, destinato a richiamare in servizio il personale attraverso ore di straordinario».

Un provvedimento che, secondo Conapo, non può rappresentare una soluzione strutturale: «Il ricorso continuo al lavoro straordinario – avvertono – espone i pompieri a rischi per la salute e la sicurezza, soprattutto in vista dell’estate e dell’aumento degli interventi legati agli incendi. In queste condizioni, diventa impossibile garantire il necessario recupero psicofisico degli operatori».

Il sindacato lancia quindi un appello alle autorità affinché si intervenga con urgenza per colmare le lacune di organico: «Al momento mancano circa 35 unità tra Vigili e Capi Squadra. A questo si aggiunge il personale dichiarato parzialmente idoneo per motivi di salute, che non può partecipare alle operazioni di soccorso. E per loro, le normative attuali non prevedono alcuna sostituzione».

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