Un nuovo episodio della truffa del finto carabiniere nel Teramano: portano via contanti e oro a un’anziana

1 Giugno 2025
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Un uomo che si è spacciato per carabiniere le ha raccontato che il figlio era stato fermato in caserma e che, per ottenere il suo rilascio, erano necessari 5.000 euro

TERAMO – A San Nicolò a Tordino, frazione di Teramo, i Carabinieri della stazione locale hanno denunciato un uomo e una donna per truffa aggravata in concorso ai danni di un’anziana. I fatti risalgono al 14 marzo scorso, quando la vittima ha ricevuto due telefonate sul numero di casa. Dall’altra parte della linea, un uomo che si è spacciato per Carabiniere le ha raccontato che il figlio era stato fermato in caserma per un reato non meglio precisato e che, per ottenere il suo rilascio, erano necessari 5.000 euro.

Sconvolta e presa dal panico, l’anziana ha consegnato a una donna che si è presentata alla sua porta 800 euro in contanti e alcuni monili in oro. Solo in un secondo momento si è resa conto di essere stata raggirata e ha sporto denuncia. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di identificare i presunti responsabili, un uomo e una donna, ora denunciati all’autorità giudiziaria. Oltre alla denuncia, per entrambi sarà proposta una misura di prevenzione che prevede l’allontanamento dal territorio comunale con divieto di ritorno.

Per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, i Carabinieri della Provincia di Teramo hanno da tempo avviato un’intensa attività di prevenzione attraverso una rete capillare di iniziative. Incontri informativi vengono organizzati in chiese, centri ricreativi, scuole e riunioni condominiali, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e creare un “patto generazionale” tra giovani e anziani. Presso gli uffici postali, specialmente nei giorni di pagamento delle pensioni, è frequente la presenza dei comandanti di stazione, pronti a fornire consigli e a intercettare situazioni sospette.

Un ruolo importante lo svolgono anche gli accordi con la ASL di Teramo e la ditta Trade Service per la diffusione quotidiana, tramite 33 monitor ospedalieri, di uno spot informativo sulle truffe. Lo stesso video viene trasmesso anche nei totem digitali dei comuni aderenti, mentre in molti esercizi pubblici è affissa una locandina con i consigli dell’Arma.

I Carabinieri ricordano ancora una volta che nessuna forza di polizia o ente chiede denaro o gioielli per liberare un familiare, pagare assicurazioni o altri debiti. In caso di telefonate sospette, è fondamentale contattare subito il 112 o confrontarsi con familiari, vicini o conoscenti prima di agire. Se il telefono resta isolato dopo una chiamata sospetta, è sempre consigliabile rivolgersi direttamente alle Forze dell’Ordine.

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