Marelli, Magnacca: “Sì al fotovoltaico a Sulmona, no alla delocalizzazione linee produzione”

31 Maggio 2025
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L’assessore regionale alle Attività Produttive accoglie con favore l’impianto da 4 megawatt previsto nello stabilimento abruzzese nell’ambito dell’accordo tra Marelli e Plenitude. Ma rilancia l’allarme sulla produzione: “Evitate il trasferimento in India e investite sul sito per garantirne la competitività nella filiera Stellantis”

SULMONA – “L’accordo sottoscritto da Plenitude e Marelli per la realizzazione di tre impianti fotovoltaici in Italia, di cui uno in Abruzzo, è una notizia che accogliamo in maniera positiva. Tuttavia torniamo a chiedere di evitare la delocalizzazione della produzione dei bracci oscillanti evitandone il trasferimento in India”. Sono questi i conetti principali espressi dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, intervenuta sull’accordo tra Plenitude e Marelli per la realizzazione di impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Malfi, Sulmona e Torino, e per la creazione di una comunità energetica. Un passo in avanti sulla sostenibilità che, secondo l’assessore, non può prescindere da investimenti e garanzie produttive per il futuro dello stabilimento di Sulmona.

La realizzazione dell’impianto da energie rinnovabili, secondo l’assessore, “assume un valore da non sottovalutare in termini di riduzione dei costi per la spesa energetica. Per lo stabilimento Marelli di Sulmona – aggiunge – è un investimento importante che genererà indubbi benefici anche in termini di sostenibilità ambientale”.

Un progetto, sottolinea Magnacca, che può incidere in modo significativo sul bilancio aziendale e sulla competitività dello stabilimento: “Un intervento che comporterà evidenti vantaggi in termini di bilancio aziendale consentendo alla Marelli di proiettare l’azienda verso il futuro.”

Ma accanto alla transizione ecologica, resta la richiesta di non depotenziare il sito produttivo:

“Tuttavia torniamo a chiedere di evitare la delocalizzazione della produzione dei bracci oscillanti evitandone il trasferimento in India. Ma soprattutto all’azienda ribadiamo la necessità di investimenti necessari per garantire al plant di Sulmona di essere pienamente competitiva e poter garantire ancora la filiera di approvvigionamento per la produzione Stellantis di Atessa.”

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