Asl L’Aquila, il collegio sindacale boccia il bilancio: “Non fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda”

31 Maggio 2025
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L’organo di controllo boccia il bilancio 2024 della Asl aquilan, denunciando perdite sottostimate e gravi criticità sui conti. La valutazione arriva alla vigilia della scadenza del mandato del dg Romano. Il Pd attacca la Regione e chiede nuovamente un cambio alla guida dell’azienda sanitaria

L’AQUILA – La Asl 1 dell’Aquila finisce al centro di un’altra bufera. Il Collegio sindacale ha espresso un giudizio durissimo sul bilancio 2024, dichiarando che il documento “non fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa” dell’aziende che quindi non ci sarebbero garanzie sulla continuità aziendale, definita dal collegio “un presupposto cardine per la predisposizione del bilancio”. Secondo l’organo di controllo, ci sarebbe una sottostima delle perdite per milioni di euro.

Il giudizio negativo arriva alla vigilia della scadenza dell’incarico del direttore generale Ferdinando Romano, già prorogato una volta per guidare il piano di rientro dal disavanzo sanitario. Mentre dalla Regione si ipotizza una sua riconferma, crescono i malumori anche all’interno della stessa struttura regionale, con resistenze da parte del dipartimento Salute.

Sul piano politico, il Partito Democratico attacca duramente la gestione della sanità aquilana, denunciando il peggioramento dei servizi, il sovraccarico del personale, i ritardi nelle cure e una situazione economica definita “disastrosa”. Per i vertici Dem locali, Romano e l’intera governance dovrebbero dimettersi.

“Non bastassero le lunghissime liste d’attesa, con le cittadine e i cittadini della nostra provincia costretti a farsi curare altrove o addirittura a rinunciare alle cure – scrivono in una nota il segretario provinciale Dem Stefano Albano e il segretario dell’Aquila Nello Avellani – ; non bastassero i disagi patiti dai pazienti per i mancati investimenti in tecnologie e, soprattutto, per le condizioni in cui vengono costretti ad operare medici e personale infermieristico, gravemente sotto organico; non bastasse la deliberata volontà di cancellare la sanità territoriale, a partire dalla assurda decisione di insediare la Casa di comunità dentro l’Ospedale; non bastassero le condizioni fatiscenti delle strutture sanitarie e, a fronte di tutto ciò, il disastroso stato economico dell’azienda che presenta un buco di bilancio da far tremare i polsi; non bastasse la volontà di mandare a casa 150 precari storici, da oltre vent’anni a servizio dell’azienda, oggi scopriamo che il Collegio sindacale ha bocciato, senza appello, il bilancio di esercizio 2024 della ASL 1 che, viene messo nero su bianco, “non fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa” dell’azienda”.

“La destra al governo della Regione, che ha sfasciato la sanità generando un debito che, per le quattro Asl, sfiora i 200 milioni di euro e costretta, per questo, ad aumentare le tasse alle cittadine e ai cittadini a fronte di servizi sempre più scadenti, parrebbe orientata ad una conferma del manager Romano – proseguono -. Ebbene, a fronte di questa ultima – pesantissima – stroncatura non capiamo davvero su che presupposti Romano, e i vertici della Asl provinciale, meritino una conferma: se avessero un minimo di dignità, dovrebbero chiedere scusa e andare subito a casa. Se non saranno loro a farlo, ci auguriamo davvero che Marsilio e Verì riconoscano i disastri che hanno combinato in questi anni con le loro nomine sciagurate, tutte dettate da interessi partitici romani, e procedano con la nomina di un’altra governance”.

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