Prorogata l’ordinanza che vieta la somministrazione ai tavoli esterni dopo le 24 nel weekend per contenere il rumore notturno, necessaria per consentire i rilievi di ARPA. Confartigianato denuncia il rischio di gravi ripercussioni
PESCARA – Torna a far discutere la cosiddetta ordinanza “Cenerentola” nella zona di piazza Muzii a Pescara: il Comune ha emanato un’ordinanza di proroga del divieto di somministrazione ai tavoli esterni dopo la mezzanotte nelle serate di venerdì, sabato e domenica, dal 1 giugno per un periodo di 60 giorni, per consentire all’ARPA di continuare ad effettuare i monitoraggi.
In particolare, durante un tavolo tecnico convocato lo scorso 22 maggio, l’ARPA ha chiarito che «dopo le ore 24:00 i livelli sonori risultano in generale inferiori rispetto a quelli registrati nelle precedenti campagne di monitoraggio, testimoniando una efficacia delle misure finora adottate, anche se non ancora inferiori ai limiti di immissione stabiliti dal vigente Piano di Classificazione Acustica Comunale», si legge nell’ordinanza.
Finora, la disposizione comunale, aveva colpito principalmente i locali notturni e le cocktailerie, ma con l’arrivo dell’estate e l’ampliamento degli spazi esterni da parte dei ristoranti, le nuove restrizioni si abbatteranno anche sulla ristorazione serale, nell’area di piazza Muzii, tra via C. De Cesaris e parte di Via C. Battisti, Via Mazzini, Via Piave e Via Battisti dal civico 1 alla Via Mazzini, Via M. Forti, Via C. Poerio, Via Quarto dei mille e continuazione di Via Battisti tra Piazza Muzii e Via de Amicis. Il divieto riguarda l’uso di tavoli e sedie all’aperto, sia su suolo pubblico che privato, e vieta anche la vendita per asporto di alcolici negli stessi orari. Sarà consentita esclusivamente la somministrazione all’interno dei locali.
Polemica la reazione di Confartigianato Pescara, che denuncia il rischio di un pesante impatto sull’economia del centro cittadino e sul turismo estivo. «In una città di mare, che cerca una vocazione turistica, d’estate, in pieno centro, oltre ai problemi già sperimentati dalle cocktailerie, adesso, dopo una certa ora, non si potrà neanche far cenare i clienti all’aperto», afferma Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato. Nei fine settimana estivi, fa notare l’associazione, le cene spesso si protraggono oltre la mezzanotte e le attività di ristorazione e intrattenimento rappresentano un valore per il centro cittadino, contribuendo anche alla sicurezza della zona. «A nostro avviso è necessario un accordo di buon senso», ha concluso Vianale.
La misura, se da un lato risponde a esigenze legate all’inquinamento acustico – già costato al Comune 450mila euro di risarcimenti ai residenti – dall’altro riaccende il dibattito su convivenza, turismo e vita notturna in una città che d’estate vive anche (e soprattutto) dopo la mezzanotte.