La Procura di Chieti ha concluso le indagini preliminari su 69 appartamenti realizzati lungo il litorale di Francavilla al Mare. Al centro dell’inchiesta una convenzione urbanistica del 2021, ritenuta illegittima. Contestata la concessione di diritti edificatori. Quattordici le persone iscritte nel registro degli indagati. Tra i reati contestati, lottizzazione abusiva, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità
FRANCAVILLA AL MARE – La Procura di Chieti ha chiuso l’inchiesta sui quattro palazzi sequestrati sul lungomare di Francavilla perché considerati abusivi: 69 appartamenti costruiti, secondo l’accusa, in violazione delle normative urbanistiche lungo il litorale, a pochi metri dalla spiaggia. Si fa riferimento a volumi edilizi fino a cinque volte superiori rispetto ai limiti previsti, come documentato dal Nucleo Investigativo Ambientale, Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri.
Risultano indagate 14 persone, tra cui il dirigente del settore tecnico del Comune di Francavilla, Roberto Olivieri, l’allora funzionario dell’Urbanistica Graziano Cialfi, con gli istruttori Giuseppe Paolini e Paolo Dragani, i progettisti Carlo Matricardi ed Emidio Iacone, il notaio Giovanni De Matteis, oltre a vari imprenditori legati alle società Maestrale e Corallo.
A tutti viene contestata, a vario titolo, la lottizzazione abusiva (art. 44 del DPR 380/2001). A De Matteis è inoltre attribuita la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico (art. 479 c.p.), mentre a Matricardi e Iacone viene contestata la falsità ideologica in certificati (art. 481 c.p.), in quanto tecnici incaricati di attestare la conformità dei progetti agli strumenti urbanistici.
L’indagine, avviata nel 2024, ha già portato al sequestro di due distinti complessi edilizi: il primo in piazza Adriatico, composto da 29 appartamenti; il secondo in via Tosti, nella zona del Foro, con 40 unità abitative.
Alla base dell’impianto accusatorio c’è una convenzione urbanistica stipulata nel 2021 tra la società Maestrale s.r.l. e il Comune di Francavilla al Mare. Secondo la Procura, la convenzione sarebbe priva dei presupposti di legittimità e avrebbe generato trasferimenti di diritti edificatori su terreni già appartenenti al Comune o destinati a usi pubblici. Il rogito, affidato al notaio De Matteis, non risulterebbe sostenuto da una delibera consiliare, come previsto dalla normativa in materia.
Con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, si apre ora la fase che precede l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Le posizioni degli indagati saranno valutate sulla base degli atti raccolti e delle memorie difensive che potranno essere presentate nei termini previsti.
Nel provvedimento, la Procura ricostruisce i ruoli di ciascun soggetto coinvolto. Tra i pubblici ufficiali, Roberto Olivieri è indicato come sottoscrittore della convenzione urbanistica e firmatario del permesso a costruire n. 18/2022, ritenuto in contrasto con le norme tecniche. A Graziano Cialfi e Giuseppe Paolini viene attribuita la responsabilità istruttoria degli atti che hanno condotto al rilascio del titolo edilizio. Paolo Dragani, che risulta coinvolto nella seconda operazione edilizia condotta in via Tosti, è indagato in qualità di tecnico istruttore e firmatario delle relazioni tecniche alla base del rilascio dei permessi a costruire poi ritenuti in contrasto con il PRG.
Sul versante privato, Ivo Accili, legale rappresentante della Maestrale s.r.l., figura come committente, firmatario della convenzione e direttore dei lavori. Con lui, risultano indagati Massimo Di Giampaolo e Ivan Pellegrini, succedutisi nella rappresentanza della società. A Luca Di Matteo e Giulio Sabatino, considerati amministratori di fatto della Maestrale e della Talia s.r.l., viene attribuita una gestione operativa dei cantieri.
Nella vicenda è coinvolta anche la Corallo s.r.l., destinataria delle volumetrie oggetto di contestazione nella seconda fase dell’intervento: sono indagati Andrea Melatti e Ruggiero Di Pietro, che ne hanno assunto la rappresentanza legale in tempi diversi e hanno firmato atti rilevanti per l’iter autorizzativo.
I tecnici Carlo Matricardi ed Emidio Iacone sono accusati di avere asseverato la conformità urbanistica dei progetti, mentre Giovanni De Matteis, in qualità di notaio, è indagato anche per avere stipulato la convenzione e autenticato un verbale assembleare che – secondo la Procura – non corrispondeva alla documentazione originale della società Maestrale.