D’Angelo: “L’assenza di una visione pubblica condivisa e la prolungata chiusura hanno fatto riscoprire il valore di questo servizio pubblico sul versante teramano del Gran Sasso”
TERAMO – Tutti presenti – con l’unica assenza giustificata dell’Asbuc di Intermesoli – compresa la Regione Abruzzo rappresentata dall’assessore Umberto D’Annuntiis. L’Assemblea dei soci della Gran Sasso Teramano si è riunita questa mattina nella sede della Provincia, insieme ai liquidatori Piergiorgio Passerini, Giorgio D’Ignazio e Valerio Ferro, per approvare il bilancio e definire i prossimi passaggi.
Un clima disteso e di ritrovata unità, anche alla luce della sentenza del 12 maggio, che ha restituito alla GST la gestione degli impianti di risalita di Pietracamela e Prato Selva. Alla riunione, oltre ai soci, erano presenti sindaci e revisori.
La società resta formalmente in liquidazione, un obiettivo confermato e da raggiungere nel medio periodo. Tuttavia, in questa fase transitoria, tutti i soci hanno ribadito la volontà di riaprire gli impianti nel più breve tempo possibile, garantendo sia gli interventi tecnici di manutenzione che quelli amministrativi, compresi i necessari nulla osta della Regione.
“L’assenza per troppo tempo di una visione pubblica condivisa e la prolungata chiusura hanno fatto riscoprire il valore di questo servizio pubblico sul versante teramano del Gran Sasso”, ha sottolineato il presidente Camillo D’Angelo. “Gli obiettivi sono chiari: riaprire gli impianti, saldare i debiti della società e portare a compimento la liquidazione senza svalutare gli asset. Pietracamela e Prato Selva formano un sistema che va valorizzato. Parliamo di beni pubblici, che devono tornare nella disponibilità della comunità e restare fruibili”.