Il consigliere comunale Paolo Romano critica la Giunta Biondi per aver modificato il progetto originario dell’area, abbandonando l’idea di un parcheggio interrato integrato con il terminal della zona ovest. “Senza un piano per il trasporto pubblico locale e una strategia complessiva, il Metrobus rischia di restare un’infrastruttura isolata”, accusa. Sullo sfondo, la corsa verso la Capitale della cultura 2026 e il Giubileo
L’AQUILA – La recente approvazione da parte della Giunta comunale dell’Aquila di un nuovo parcheggio di interscambio da 360 posti auto nell’area di Piazza d’Armi ha alimentato nuove polemiche tra le forze di maggioranza e opposizione in Consiglio comunale. A lanciare strali contro l’amministrazione Biondi, è stato il consigliere comunale Paolo Romano che ha contestato il progetto tanto nel merito quanto nel metodo.
Nel mare magnum di critiche sollevate, Romano ha addebitato all’attuale Giunta l’errore di aver cambiato la ratio del progetto, la sua concezione, stravolgendo una proposta che nella sua idea originaria si integrava perfettamente con la visione di un terminal nella zona ovest della città.
“L’ area parcheggio a Piazza d’Armi – denuncia Romano – non è una novità: era già prevista nel progetto risultato vincitore di un concorso di progettazione internazionale, il primo e unico nella storia aquilana dotato di adeguate risorse, opera della precedente amministrazione, ma nasceva con una concezione profondamente diversa. Si trattava di un parcheggio interrato – continua il consigliere di L’Aquila Nuova – che avrebbe liberato la superficie dell’area parco per restituirla alla fruizione pubblica a verde, e che si integrava con la visione di un terminal nella zona ovest. Una proposta coerente, connessa e sostenibile. Il sindaco Biondi – osserva Romano – ha preferito stralciare quel progetto, come altri ereditati dalla precedente Giunta, sostituendolo con un intervento improvvisato e scollegato da qualsiasi idea organica di mobilità e di sviluppo urbano”.
Il consigliere Romano contesta la mancanza di una strategia di pianificazione a medio-lungo termine che abbia l’obiettivo di migliorare l’accessibilità urbana.
“Il problema – sottolinea – è persino più grande. A oggi manca ancora un piano del trasporto pubblico locale – sostiene – che avrebbe dovuto essere elaborato subito dopo l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). L’assenza di questo strumento fondamentale – continua il consigliere comunale d’opposizione – mette in luce una grave responsabilità politica dell’assessore alla Mobilità, Paola Giuliani”.
“Parlare di Metrobus – sottolinea Romano – (anche questo era un progetto nato sotto la precedente amministrazione), può anche sembrare un passo avanti, ma senza un quadro complessivo del trasporto urbano resta un’infrastruttura monca”.
Infine, il consigliere contesta il caos che si registra quotidianamente in zona ovest per pendolari e turisti e la necessità di strutturare un piano in vista della Capitale della cultura 2026 ed in concomitanza con il Giubileo.
La zona ovest dell’Aquila – fa notare Romano – è attraversata ogni giorno da un flusso massiccio di pendolari del trasporto extraurbano: serve un piano concreto, integrato, che sappia dare risposte reali e definitive anche a loro. Al momento – continua – abbiamo 2 siti diversi di attracco per chi parte e arriva in città e presto ne sarà pronto anche un terzo dietro il mysuite: una situazione talmente disordinata che nemmeno l’assessora Giuliani riesce a spiegare.
L’anno giubilare aperto da Papa Francesco rappresentava un’occasione straordinaria per migliorare i servizi di trasporto da e verso Roma. E invece ci sono solo ritardi e mancanza di visione. Questo però sulla stampa la Giunta comunale preferisce non riferirlo”, conclude il consigliere comunale.