Fallimento impresa edile: sono fratelli i due indagati, sequestrati beni nel comune dell’Aquila

6 Maggio 2025
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Nel corso degli accertamenti è emersa anche la figura di un amministratore, legato alla società e riconducibile ai due fratelli, il cui ruolo nella vicenda è attualmente al vaglio degli inquirenti. Al momento non risulta formalmente indagato

L’AQUILA – Sequestrati contanti, cinque fabbricati e altrettanti terreni per oltre un milione di euro, tutti nel comune dell’Aquila: indagati due fratelli imprenditori, F.P. e P.P. nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta.  

L’operazione, disposta dal gip del Tribunale del capoluogo, è scattata al termine di un’inchiesta avviata nel settembre 2023, successivamente alla dichiarazione di fallimento della società a loro riconducibile.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli immobili oggetto del sequestro sarebbero stati ceduti con operazioni fittizie, restando di fatto nella piena disponibilità dei fratelli, con l’obiettivo di sottrarli al patrimonio della società in dissesto.

Per l’accusa, sostenuta dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, le manovre fraudolente erano finalizzate al depauperamento del patrimonio aziendale, all’origine dello stato di decozione che ha determinato la crisi irreversibile dell’impresa. In altre parole, la società sarebbe stata svuotata dei suoi beni in modo illecito, così da rendere vana ogni azione risarcitoria da parte dei creditori.

Nel corso degli accertamenti è emersa anche la figura di un amministratore, legato alla società e riconducibile ai due fratelli, il cui ruolo nella vicenda è attualmente al vaglio degli inquirenti. Al momento, tuttavia, non risulta formalmente indagato.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato in via preventiva, ai sensi dell’articolo 321 del Codice di procedura penale, e mira a garantire la futura confisca dei beni in caso di condanna definitiva. L’inchiesta è tuttora in fase preliminare.

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