Chieti al via il cantiere del corpo C dell’Ospedale SS. Annunziata

2 Maggio 2025
1 minuto di lettura

Nessun reparto verrà delocalizzato dalla struttura, si procederà per gradi e i lavori non interesseranno il nodo B/C

CHIETI – E’ partito il consolidamento del Corpo C dell’ospedale di Chieti. E’ stata fatta la consegna parziale dei lavori, riferita all’area esterna adiacente l’edificio, al fine di permettere all’impresa Strever SpA che si è aggiudicata l’appalto, di allestire il cantiere, operazioni che si concluderanno entro il 9 maggio.

Con la stessa ditta è stato anche concordato il programma della riallocazione delle attività che devono essere trasferite, sulla base di un punto fermo: nulla andrà fuori dal “SS. Annunziata”. Il riferimento è a Dialisi, Nefrologia, Ginecologia e Ostetricia, le unità operative che dovranno trovare un’altra collocazione per lasciare liberi gli spazi oggetto di riqualificazione. Altra certezza: i lavori riguarderanno solo il Corpo C, senza coinvolgimento del Nodo B/C.

Si procede a step, coinvolgendo tre livelli per volta e partendo dal basso verso l’alto.  

Parallelamente a ogni blocco sul quale si interviene corrisponde il programma di trasferimenti delle attività, che per i primi livelli interessati dai lavori è così articolato:
V livello: non è ricollocabile la Sotto  Centrale, che quindi resta dov’è;
VI livello: il deposito farmaci  andrà in altro magazzino esterno al Corpo C. 
VII livello: tutte le attività presenti,  Medicina Predittiva, Terapia Anticoagulante Orale, ditte esterne, il GICO e gli spogliatoi del personale e alcuni studi medici vengono riallocati presso il VI livello Corpo F, ex magazzino cucina. 

“C’è l’impegno da parte dell’Azienda per portare a termine un intervento non semplice ma obbligato”, sottolinea il Direttore Generale della Asl Mauro Palmieri, “nel rispetto del cronoprogramma formulato e formalizzato di fronte a istituzioni e professionisti coinvolti. Si procede per gradi e nel rispetto di tutti, ben sapendo che coniugare la continuità assistenziale con l’attività di cantiere inevitabilmente comporta disagi”. 

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