I consiglieri regionali Cavallari e Pepe in visita al “Val Vibrata”

14 Febbraio 2025
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I consiglieri e il sindaco di Sant’Omero sono stati accolti al Val Vibrata dal direttore amministrativo Franco Santarelli

SANT’OMERO – Si è svolta stamattina una visita istituzionale dei consiglieri regionali Giovanni Cavallari e Dino Pepe, accompagnati dal sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii, all’ospedale “Val Vibrata”. I consiglieri e il sindaco sono stati accolti dal direttore amministrativo Franco Santarelli, delegato dal direttore generale Maurizio Di Giosia, e dal direttore sanitario di presidio Guido Angeli.

I consiglieri regionali hanno innanzitutto verificato che corrispondessero alla realtà le rassicurazioni ricevute tempo fa dai vertici aziendali su alcune questioni tecniche e strutturali sollevate con un’interpellanza e discusse in commissione di vigilanza in Regione. Una verifica che ha dato esito positivo. 

 Successivamente è stato organizzato in maniera estemporanea un incontro con direttori di Uoc e responsabili di Uos e Uosd per far ascoltare dalla viva voce del personale la situazione in generale all’ospedale di Sant’Omero e le prestazioni rese ai pazienti in ciascuna unità operativa.  Al centro del dibattito la trasformazione dell’Ostetricia e ginecologia da Uoc a Uos incardinata nella Uoc di Teramo. 

«Il vero punto della questione è capire se l’ospedale di Sant’Omero sta erogando i servizi necessari per questo territorio», ha commentato il direttore amministrativo della Asl Franco Santarelli. «Nessun ospedale è un’isola a se stante: la programmazione è aziendale, sia per l’assegnazione di personale che di apparecchiature per consentirci di rispondere ai bisogni della popolazione. Sono due anni che il dottor Alessandro Santarelli è a scavalco fra i due reparti di Teramo e Sant’Omero e non c’è stato calo di utenza e servizi».

«Anzi, il numero di parti, ad esempio, è sovrapponibile fra i due reparti. Scendiamo dal piano astratto, evitiamo di spaventare i cittadini, allontanando i pazienti dall’ospedale parlando di chiusure. Guardiamo in concreto: l’organizzazione è la stessa ma con il vantaggio che in carenza di medici si possono spostare professionisti da Teramo a Sant’Omero, cosa che se fossero due Uoc non si potrebbe fare. Tutto questo non significa depotenziamento, basti pensare agli investimenti fatti in termini di attrezzature».

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