Pignoramento da 3 milioni ad Asp 1, scatta lo stato di agitazione: sono 100 i lavoratori senza lo stipendio di gennaio

5 Febbraio 2024
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L'Asp di Chieti

I sindacati annunciano che chiederanno al prefetto l’avvio della procedura di raffreddamento e di conciliazione delle controversie collettive

CHIETI – Stato di agitazione e richiesta al prefetto di apertura della procedura di raffreddamento con obiettivo la priorità di pagare gli stipendi. È la posizione annunciata questa mattina da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials ed Rsu a fronte della situazione che si è determinata alla Asp 1 dove un creditore, ovvero una cooperativa che ha fornito personale, ha bloccato con un pignoramento per tre milioni di euro i conti dell’ente presso la tesoreria.

Per il momento non ci sono ricadute sull’assistenza erogata ai 104 fra anziani e disabili psichici ma i cento lavoratori, una quarantina di dipendenti e una sessantina delle cooperative, non hanno ricevuto lo stipendio di gennaio.

L’Asp ha già ottenuto di anticipare al 4 marzo l’udienza del ricorso contro il pignoramento e nel frattempo ha presentato una ulteriore istanza.

L’auspicio è che attraverso l’intervento del prefetto e degli altri attori della vicenda si possa trovare un accordo fra l’Asp e il creditore in modo da liberare risorse, mentre alla Regione Abruzzo viene chiesto di fare chiarezza sullo stato giuridico dell’ente.

Ma si è evidenziato anche che le rette sono ferme al 2001, mentre fra le soluzioni che si potrebbero adottare è stato indicato un finanziamento straordinario da parte della Regione.

“Se non si sblocca la situazione siamo nel paradosso di avere risorse importanti depositate e somme importanti da incassare però abbiamo l’impossibilità di utilizzarle quindi siamo in un dramma – ha detto il presidente dell’Asp 1, Ezio Tilli -. Abbiamo fra 600 mila e 700 mila euro in tesoreria e da incassare altri 600 mila dalla Asl, e abbiamo in corso l’incasso di finanziamenti regionali per circa 1,5 milioni di euro.

L’entità delle somme da incassare potrebbe bilanciare i debiti solo che in un corto circuito oggi si è bloccato tutto sulle delibere che rinnoviamo semestralmente stimiamo in un milione e mezzo di euro la somma necessaria per il funzionamento ordinario dell’azienda”.

“Come sindacati la nostra controparte è l’ente e non chi ha posto il blocco ai conti correnti – ha detto Marco Angelucci della Uil Fpl – chiediamo l’intervento del prefetto per cercare di far mediare questa situazione fra l’ente e chi ha posto in blocco i conti correnti.

Fra le proposte c’è un finanziamento straordinario da parte della Regione o mettere in mobilità il personale e fare un bando per dare in gestione la struttura: queste sono idee che potrebbero andare avanti nel lungo termine, come quella di far assorbire la Asp all’interno della Asl, come è stato fatto nella regione Sardegna. Però queste sono attività che se messe in campo ci vorrà molto tempo per vederne la luce”.

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